Di seguito le dichiarazioni di Leo Taroni,a seguito delle raccomandazioni per l’Italia approvate dall’Ecofin.
Anche Ecofin suona un campanello d’allarme che deve far riflettere e far correre ai ripari il Governo, come nei giorni scorsi avevo ampiamente sottolineato.
Bisogna introdurre un regime fiscale che sia uguale per tutti gli stati membri, ma soprattutto bisogna cominciare a dire la verità al Paese su come stanno le cose: l’attuale sistema fiscale sta facendo chiudere le nostre imprese.
Finora in Italia si è fatto una politica schizofrenica caratterizzata tra salvataggi bancari e l’aumento della pressione fiscale.
Impensabile che in Italia il contribuente è considerato un lavoratore per lo Stato senza essere un impiegato statale ma soprattutto è vergognoso che il denaro dei contribuenti non sia considerato sacro, visto i continui sperperi che non producono né crescita economica né efficienza e né tantomeno benessere per gli italiani.
Bisogna essere chiari ed avere il coraggio di dire la verità: in Italia non funziona più niente perché non c’è volontà di riconoscere i talenti, di stimolarli, di compensarne adeguatamente l’operato. E questa è la vera palla al piede del nostro Paese.
Abbiamo una burocrazia che è diventata una difficoltà per ogni soluzione; manca una politica industriale e manca una politica fiscale che è l’unica in grado di far tornare a competere il Paese, visto che il fardello fiscale sui fattori produttivi resta tra i più alti dell’Ue.
Manca purtroppo una classe dirigente nazionale in grado di avere una visione futura per far tornare ad essere competitivo questo Paese che è in balia della crisi.
Cosa si sta aspettando ad introdurre un regime fiscale che sia uguale per tutti gli stati membri?