Gallo e Cappato: raccolto da 7 deputati l’appello degli scienziati per portare i PRIN da 30 milioni a 300/500. Renzi li ascolti.
L’appello degli scienziati ed accademici dell’associazione Luca Coscioni (tra gli altri: Michele De Luca, Gilberto Corbellini, Giulio Cossu, Roberto Defez) che chiedevano di decuplicare i fondi PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) è stato raccolto da un Gruppo di Parlamentari alla Camera, i quali hanno trasformato la richiesta in emendamenti alla legge di stabilità.
In particolare, i deputati iscritti all’associazione Luca Coscioni -Pia Locatelli, Gregorio Gitti, Michela Marzano, Oreste Pastorelli e Gea Schirò- insieme a Silvano Labriola e Carmelo Lo Monte, hanno depositato due emendamenti per portare i PRIN, attraverso il potenziamento del Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica, dall’attuale cifra di 31 milioni annui (92 milioni per il triennio 2016-2018) ad un aumento rispettivamente di 300 milioni annui (a ciò destinando il Fondo per far fronte alle esigenze indifferibili del MEF), oppure di 500 milioni annui (a ciò destinando parte degli investimenti per infrastrutture e attività industriali).
“La ricerca scientifica non può restare una priorità solo a parole, deve trovare un riscontro concreto nel bilancio”, ha commentato Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni. “L’emendamento parlamentare, per il quale ringraziamo i deputati nostri iscritti e gli altri che lo hanno sottoscritto, rappresenta un’occasione che Governo e Parlamento non devono perdere se vogliono investire nel futuro del nostro Paese”, ha concluso il tesoriere dell’associazione, Marco Cappato.