Uccisi due attentatori
il terzo è in fuga
L’attacco nella città dove si stanno concentrando le indagini relative alla terribile strage di Capodanno a Istanbul.
Un’autobomba è esplosa davanti al tribunale di Smirne. Un agente di polizia e un dipendente del tribunale sono morti. Due dei presunti autori dell’azione terroristica sono stati uccisi nello scontro a fuoco che ne è seguito, mentre un terzo è in fuga. I feriti sarebbero almeno una decina.
Così, dopo appena cinque giorni dall’attentato al locale notturno Reina della capitale in cui sono morte 39 persone e 65 ferite la Turchia è ancora nel mirino dei terroristi.
Da una prima ricostruzione l’autobomba è esplosa davanti all’ingresso del palazzo di giustizia riservato a giudici e procuratori. Nonostante gli attimi di tensione le forze dell’ordine hanno impedito l’assalto dei terroristi nel perimetro esterno del tribunale evitando in questo modo che l’azione potesse avere risvolti ben più nefasti.
Dopo l’esplosione esterna i tre attentatori sono entrati in azione, aprendo il fuoco all’interno del tribunale.
Secondo le prime valutazioni ufficiali gli investigatori turchi sospettano che a organizzare l’attentato sia stato il Pkk, l’organizzazione terrorista che si batte per l’indipendenza dei curdi.
La Turchia è sotto attacco di diversi gruppi terroristici che vogliono metterla in ginocchio, ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan che ha poi aggiunto: “Non possono mettere la nostra gente l’una contro l’altra. Non sono riusciti a distruggere la nostra unità e non ci riusciranno”.