La premier ancora in vantaggio
ma sta rischiando grosso
Ora la parola alle urne aperte dalle 8 di stamane fino alle 23 di questa sera, ora italiana.
Così i cittadini del Regno Unito dopo una breve campagna elettorale che inevitabilmente ha avuto come questione dominante di confronto la lotta al terrorismo sono chiamati a decidere chi dovrà governare il Paese.
Una consultazione elettorale anticipata arrivata di fatto a sorpresa e cha ha spiazzato un po’ tutti, visto che l’attuale primo ministro Theresa May, dal momento che prese il posto di David Cameron l’estate scorsa vincendo le primarie, andava ripetendo in ogni occasione che mai avrebbe indetto elezioni anticipate. E invece così non è andata.
Come accade a casa nostra anche Oltremanica terrorizza lo spettro dell’affluenza: i rischi maggiori sono individuabili nell’area dei più giovani che potrebbero essere portati a disertare le urne.
Invece con le dovute cautele guardando i sondaggi tra gli under 24 il leader più coinvolgente parrebbe essere il laburista Jeremy Corbyn che potrebbe incassare un buon risultato sia a Londra come in altre grandi città. Il labour soffrirebbe invece in termini di consenso nelle campagne dove esiste un elettorato più incline al conservatorismo.
Ne è la prova la premier uscente che farebbe breccia in particolare negli elettori anziani.
Ma alla fine non resta che aspettare l’esito e non dare molta importanza ai sondaggi pre-elettorali che spesso hanno clamorosamente fallito ogni previsione.
Elezioni dunque molto attese e come detto fissate almeno un anno prima prima della scadenza naturale del mandato. Infatti May ha improvvisamente cambiato rotta questa primavera con l’obiettivo di rafforzare a livello parlamentare la propria maggioranza per avere maggiore peso nelle fasi (non certo facili) di negoziato che riguardano la Brexit.
Questo, almeno, è quello che May ha sempre affermato che tuttavia si contrapporre al parere di autorevoli osservatori i quali sostengono che in realtà le elezioni anticipate sono state decise perché i sondaggi davano May in grande vantaggio sullo sfidante Labour, occasione unica per batterlo alla grande facendolo sparire definitivamente dalla scena politica.
Ma così non è andata. Anzi, Corbyn ora potrebbe addirittura entrare al numero 10 di Downing Street facendo sparire lui la signora May dalla scena politica.
Nel giro di un mese il vento è cambiato e la situazione da sicura è divenuta incerta, per quanto concerne la riconferma della premier. Il vantaggio dei Tories si è ridotto in maniera sensibile e nel quartier generale dei conservatori la tensione è salita alle stelle e serpeggia il terrore di una sconfitta clamorosa.
Non resta che aspettare dopo le 23 per sapere se gli inglesi preferiscono la continuità o stupire ancora una volta il mondo facendo saltare il tavolo dopo aver girato le spalle all’Ue