Può essere la metafora di una vita, in politica, senza ideali, senza fantasia, senza creatività, senza colore, senza brio, senza voglia di spendersi per sé e per gli altri, dove appare l’egoismo di chi non è capace di slanci disinteressati ma solo di chi abbraccia il meschino interesse, la signoria del denaro, le suggestioni del potere o il narcisismo più sfrenato di una parola, senza dignità, che porta verso un potere che è solo “ uno specchio per le allodole “. Alla distanza sono solo “sogni” come qualsiasi “ sonno della ragione “.
Dire che il nuovo potere, con le elezioni del 04-03-2018 che la vita dei cittadini sarà diversa sono false. Le conseguenze potranno essere assai più disastrose di un generale abbassamento del tenore di vita. Con le attuali proposte dei politici in competizione, il cittadino si presenta ai seggi con una perdita di fiducia nelle istituzioni, soprattutto nella politica, negli uomini e nella possibilità di un progresso equitativo. C’è il rischio che prenda piede con il voro – insieme alla disoccupazione e alla povertà – un diffuso disagio sociale che può aggravare la già esistente crisi di identità con il rischio di trasformarla in aggressività. Una aggressività che si rivolgerà all’interno verso tutti coloro che sono eccentrici rispetto alla società.
Pare una strategia che porta alla regressione culturale che può portare all’irrigidimento dottrinario, a forme reazionarie e alle tentazioni di un dogmatico ritorno al passato. Molti italiani sono patologicamente inclini alla delazione. Si può affermare che si è in presenza di una “vocazione” perversa, generata e alimentata da arroganza, invidia, rancore, cupidigia, ambizione, prosopopea, sovente avvolta da alibi ideologici. Una vocazione che li trasforma in traditori in presenza di vantaggi da offrire a “ interessi “ e/o “moventi” nei quali si identificano. Le locuzioni “interessi” e “movimenti” sono strumentali e racchiudono i vari “stimoli” che tramutano il cittadino in rinnegato al servizio di una potenza o di strutture e organizzazioni ostili al Paese.
Vi sono, allora, sinteticamente, doppiogiochisti, sabotatori, delatori, informatori, infiltrati, disinformatori, manipolatori, mistificatori , (soprattutto nei mezzi di comunicazione e informazione, con il ricorso, pur vietato, di strumenti e procedure sublimali). In poche parole, un ventaglio di spie il cui operato a danno della collettività del proprio Paese che, configura giuridicamente, traditori. Dire che dopo questa crisi di 10 anni di cui per noi italiani non si vede ancora la fine, il mondo sarà diverso è affermare una ovvietà e una banalità. Tutte le crisi economiche portano con sé pericolosi contraccolpi politici, istituzionali, sociali e culturali.
I partiti e i movimenti, da come si presentano alle prossime elezioni di Marzo, non sembrano attenti che i cittadini hanno perso la fiducia nelle istituzioni, nella politica, negli uomini e nella possibilità di un progresso equitativo. Il risultato, sarà del rischio che prenda piede – insieme alla disoccupazione e alla povertà – un diffuso disagio sociale che può aggravare la già esistente crisi di identità con il rischio di trasformarla in aggressività.
La grave debolezza del sistema politico in cui si presentano alle elezioni di marzo in 75 partiti, diffonde un pensiero di rifiuto della stessa pratica democratica come modello imperante di vita che i mass-media cercano di accreditare come l’unico possibile, succube del consumismo, della pubblicità e del finto progresso. Molti elettori preferiscono i sogni televisivi, teleguidati, dove tutto è falso, posticcio, casuale e distraente. Poco importa ai cittadini se molti candidati annullano la loro dignità in folli corse verso un potere, non al servizio della comunità ma speculativo.
Al voto, non dobbiamo dimenticare le proposte del passato e mai realizzate, come fondamentalismi e mille forme di oscurantismo che si ripropongono come risposte alle difficoltà del presente e futuro. Sono sogni che vogliono seminare il disordine e l’odio dietro l’apparenza della ricerca di una identità, mentre consiste in ben altro, come il passato dimostra, regressione culturale, forme reazionarie e alle tentazioni di un dogmatico ritorno al passato. Drammatici esempi del Novecento, realtà che ha ucciso milioni di persone. CHI SCRIVE, VI PROPONE LA SOLUZIONE DEL M.P.I. – www.emmepii.it – CHE SPOSA LA VERA LIBERTA’ , DEMOCRAZIA, UGUAGLIANZA E PROGRESSO. COME APPLICATA DAGLI USA.
Aldo Cisi