Non bastano le banche, gli industriali, l’Unione europea e i vari apparati dello Stato. Ora contro il governo gialloverde ci si mette anche l’Onu che si scaglia soprattutto contro la politica migratoria intrapresa dal ministro Matteo Salvini.
Sulla scottante questione interviene il nuovo alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet, ex presidente cileno, che oltre a condannare la chiusura dei porti alle Ong è convinta che nel nostro Paese ci sia un autentico e preoccupante allarme razzista e promette di inviare ispettori. “Una azione che vuole valutare ciò che ci è stato riferito, ossia un incremento di atti di violenza e razzismo contro migranti e rom”, ha dichiarato Bachelet anticipando che la stessa decisione è stata presa per l’Austria, altra roccaforte xenofoba per la casta di Bruxelles.
L’altro giorno nel suo primo intervento al consiglio di Ginevra la signora ha utilizzato i soliti toni buonisti e impartito lezioni di mielosa morale tanto cari ai radical chic della sinistra snob salottiera. Negando l’ingresso ai porti delle Ong, a sentire l’alto commissario, il governo italiano innesca una serie di conseguenze gravi per tutte quelle persone che già nella disperazione chiedono ospitalità. “Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato”, ha precisato Bachelet.
Naturalmente l’ex premier ha calcato la mano sugli sforzi definiti “inutili” di alcuni governi che respingendo gli stranieri pensano di risolvere la crisi migratoria mentre in realtà “finiscono con il causare nuove ostilità. È nell’interesse di ogni stato adottare politiche migratorie contingenti rendendosi conto che i muri di confine, la separazione delle famiglie di immigrati alimentano solo ostilità contro i migranti”.
Nel suo discorso l’alto commissario non ha citato specificatamente gli Stati accusati di razzismo ma è chiaro il riferimento a Stati Uniti, Ungheria e Italia. Tuttavia va registrato che Bachelet ha evitato parole eccessivamente dure differenziandosi dal suo predecessore, il giordano Zeid Ràad Al Hussein, particolarmente bellicoso nei confronti di questi paesi. Di fatto Bachelet ha promesso che si batterà in ogni sede in difesa dei diritti umani mantenendo comunque la disponibilità ad ascoltare i singoli governi. Sarà vero?
La risposta alle affermazioni della rappresentante Onu non si è fatta comunque attendere. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini non tarda a respingere le accuse evidenziando che il nostro Paese già dal 2014 ha accolto oltre 700mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri paesi europei. Insomma, come è stato detto e scritto più volte l’Italia è rimasta sola ad affrontare l’emergenza sbarchi. E il resto dell’Ue se ne è infischiata. Questa è la realtà. E ora, dopo la Francia, Germania, Spagna, a dare lezioni di accoglienza all’Italia ci si mette anche l’Onu. “Organizzazione che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata: le forze dell’ordine smentiscono ci sia un allarme razzismo. Prima di fare verifiche sull’Italia, l’Onu indaghi sui propri stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna”, argomenta Salvini che in questo caso ricorda Trump.