Noi non vogliamo vedere l’immagine di un’Italia che crolla ed è su questi temi che si misura la responsabilità e il grado di civiltà di uno Stato (ma lo siamo ancora ?) che deve tutelare i suoi cittadini ma anche garantire che non vengano calpestati i diritti dei più deboli che possono innescare le rivoluzioni. Le battaglie e le conquiste civili non sono mai al sicuro, mai al riparo delle scelleratezze umane e da coloro che perseguono scopi che con la Democrazia hanno poco da spartire.
La Democrazia è una palestra di vita che va frequentata ogni giorno in cui si potenziano i muscoli ( ora si chiamano convenienze e tornaconti), dove ci si allena per il bene comune, dove si educa la cittadinanza a una attiva attenzione per tenere alta la guardia verso un futuro migliore. Noi vogliamo e facciamo parte dell’Italia delle speranze, perché abbiamo e ricordiamo il passato secolare della nostra Patria, la nostra Nazione, la nostra Repubblica ritrovata da 70 anni.
Si tenta da anni di strappare il cuore ai cittadini, ma l’amore dei più verso la Patria che alberga in noi nessuno lo potrà mai strappare. L’amore per la democrazia, del pensiero di libertà, non odora di stantio, ma vive ancora come il profumo di un fiore. La Speranza è un bene per l’uomo che ne sa cogliere la salubre essenza e che ne fortifica la volontà procedendo con essa.
Quando Pandora apri il vaso da cui fuoriuscirono tutti i mali del mondo ( la vecchiaia, la gelosia, la malattia, l’odio, la menzogna, l’avidità, l’accidia e altri che si abbatterono sugli uomini ) sul fondo rimase solo la Speranza per alleviare le lacrime e il dolore dell’Umanità. Il presente di oggi che al momento appare nebuloso e pieno di pericoli a tutti i livelli, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo, se veramente si vuole costruire qualcosa di stabile e duraturo, bisogna dare spazio alla sintesi delle diverse visioni. Altro che steccati.
Esseri liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un mondo che rispetta e valorizza la dignità e la libertà degli altri. Il mondo è cambiato e dobbiamo renderci conto che la troppa differenza fra il ricco e il povero non è più tollerabile e va modificato nell’azione di condurre il modo di governare che, per non arrivare all’azione della rivoluzione, deve essere intesa ed effettuata con onestà , eguaglianza e giustizia e nel diritto al lavoro.
Noi del Movimento vogliamo essere liberi, pronti a dare noi stessi per l’altrui libertà. Non ci piacciono i concetti che seminano solo divisioni e pericolosi contrasti sociali. Noi non vogliamo fazzoletti per asciugare le lacrime, ma fazzoletti che servano per asciugare il sudore di chi lavora e di chi muore per lavorare. E’ necessario da subito formare per mezzo delle università, un’avanguardia sociale razionalista, che regna con la scienza, fiera di questa scienza e poco disposta a lasciar perire il suo privilegio a vantaggio di una folla ignorante. Si deve dare più spazio alla specializzazione, al talento di scrivere e di parlare senza vincoli e completare questa vetta solida dell’edificio sociale con una corte e una capitale brillante, da dove lo splendore di uno spirito non escluda la solidità e la forte cultura della ragione. E al tempo stesso educare il popolo, ravvivare le sue facoltà ora un po’ indebolite. Questo sarebbe l’ideale ma se non altro almeno sarebbe bello avvicinarsi. Così il futuro per noi sarebbe un faro sul porto più bello.
Aldo Cisi – Presidente Movimento Politico Italia