Inaugurato l’anno giudiziario.
Il presidente Canzio striglia le toghe sulle fughe di notizie
Inaccettabile la fuga di notizie sulle indagini in corso, meno protagonismi e più riservatezza da parte delle toghe, mettere un freno alla questione prescrizione, indagini troppo lunghe: questi i passaggi di maggiore rilievo evidenziati dal Primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario svoltasi oggi a Roma al palazzo della Cassazione.
Come del resto era già stato anticipato nelle scorse settimane per la prima volta non ha partecipato l”Associazione nazionale magistrati in aperto contrasto con il Governo. Di fatto l’Anm stigmatizza il mancato rispetto degli accordi sui correttivi al decreto sulla proroga dei pensionamenti solo per alcuni magistrati e la questione riguardo la legittimità dei trasferimenti.
Un chiaro segnale al Parlamento è stato lanciato poi da Canzio sul fronte immigrazione, terrorismo per arrivare infine a toccare la delicata faccenda delle adozioni alle coppie gay.
Ma andiamo con ordine. Per contrastare la minaccia del terrorismo internazionale servono necessariamente le adeguate misure di polizia e una azione incisiva sul versante prevenzione, ha detto il presidente della Cassazione evidenziando l’urgenza di un rafforzamento del coordinamento delle stesse indagini. Inoltre è urgente un efficace sistema repressivo che permetta anche di equiparare in un prossimo futuro gli atti di violenza terroristica come crimini contro l’umanità.
La Corte si è oltretutto soffermata su un altro tema che meriterebbe maggiore attenzione da parte della politica: la condizione carceraria decisamente critica. Per questo Canzio ha ribadito che un carcere più umano attenua il rischio di pericolose radicalizzazioni.
Mentre sul capitolo adozioni dal parte di coppie dello stesso sesso Canzio è stato molto chiaro sostenendo che la Cassazione non intende certo sottrarsi al dovere di tutela ai diritti fondamentali della persona non perdendo di vista soprattutto l’interesse del minore. Tuttavia la politica non può scaricare alla sfera giudiziaria tematiche etico-sociali. In sostanza Canzio ha fatto intendere che la Corte la sua parte la fa ma anche i legislatori sono chiamati a fare la loro.
Insomma, si chiede in tempi rapidi una legge sulle adozioni gay.
Quanto alla corruzione Canzio nella sua relazione ha confermato che è parecchio diffusa la percezione che sia molto radicata nella Pubblica amministrazione come tra i privati. Ma a detta del presidente tale percezione è sbagliata perchè non trova adeguata risposta nelle statistiche giudiziarie. Il dato nazionale conferma un numero esiguo di giudizi penali per tali delitti gravi con appena 273 procedimenti nello scorso anno pari allo 0,5%.
Ne consegue che troppo pochi sono dunque i processi per corruzione.
Quindi per Canzio occorre una approfondita riflessione sull’efficacia delle attuali misure di prevenzione e repressione per contrastare il fenomeno perché ne sia consentita l’emersione nelle sue reali dimensioni.