Il mondo è stanco di provocazioni lanciate da quel folle con il cannocchiale in mano circondato dai suoi lecca-piedi in divisa eternamente sorridenti tanto affascinanti quanto lui.
Ne abbiamo abbastanza di queste sceneggiate da regime terzomondista, il bamboccione va fermato immediatamente.
L’escalation delle minacce della Corea del Nord e Stati Uniti non si arresta. Dopo il famigerato piano per colpire la base americana aeronavale nell’isola di Guam, situata nell’arcipelago delle Marianne nel mar delle Filippine, l’altro giorno un missile balistico è volato sopra le teste dei giapponesi. Washington tra diplomazia e voce grossa ha mostrato i muscoli ma tuttavia tale reazione non sembra proprio spaventare il regime di Pyongyang che anzi, secondo le informazioni, alza la posta promettendo altre dimostrazioni belliche. Insomma, è ancora alta tensione.
Nelle ultime ore la Corea del Sud ha fatto sapere di avere la certezza che il regime di Kim Jong Un stia preparando l’ennesimo lancio di missile balistico, un vettore in grado di trasportare testate atomiche, che di fatto arriva a ruota al sesto test nucleare registrato nella giornata di ieri.
Intanto il consiglio di sicurezza dell’Onu si è riunito mentre Seul e gli Stati Uniti sono pronti a dispiegare altri sistemi di difesa missilistica in risposta ai test nucleari del dittatore 33enne al potere dal 2011 dopo la morte del padre.
Dal canto suo il presidente Usa Donald Trump si è detto pronto a utilizzare l’arsenale nucleare se Kim proseguirà la sfida minacciando gli Stati Uniti e i suoi alleati. Del resto il capo della Casa bianca deve rafforzare l’impegno in difesa di Seul e Tokyo con l’obiettivo di convincere il giovane despota dei rischi che sta correndo.
Condanna e preoccupazione sono state espresse anche dal presidente russo Vladimir Putin e dal suo omologo cinese Xi Jinping anche se Pechino ha ribadito la propria contrarietà a un pieno embargo commerciale con la Corea del Nord come promesso dagli Usa.
Nel frattempo anche la Corea del Sud ha effettuato una esercitazione con missili balistici in risposta risposta al test atomico con la bomba all’idrogeno condotto ieri dai “cugini” del nord.