Autista in fuga.
Sul posto colpi di arma da fuoco.
La strage in una via pedonale del centro
A Stoccolma stessa azione sanguinaria come Nizza e Berlino: un tir sulle persone che passeggiano per strada.
Ancora frammentarie le informazioni sull’attentato terroristico che ha colpito Stoccolma nelle prime ore del pomeriggio di ieri.
Un camion si è lanciato a velocità elevata contro la folla che in quel momento stava passeggiando in una strada pedonale del centro storico della capitale svedese finendo la sua folle corsa infrangendo le vetrate di un grande magazzino. Ora è caccia all’autista del mezzo che ha fatto perdere le proprie tracce dopo il colpo.
Non ci sono dubbi: si tratta di un attacco terroristico, come ha affermato il premier Stefan Löfven. Dalle ultime sarebbero almeno 3 le persone decedute e almeno 8 i feriti. Ma il bilancio, purtroppo, potrebbe peggiorare nel corso delle prossime ore. Questo lo si viene a sapere direttamente dagli agenti della polizia svedese impegnata sul posto unitamente agli investigatori dei servizi.
Inoltre i cittadini sono stati invitati a evitare di recarsi nelle zone centrali almeno per ragioni di sicurezza.
Non solo. Mezzi pubblici come treni diretti nella città, bus e metro sono stati fermati e le stazioni di maggiore affluenza di persone sono state liberate dai viaggiatori.
Ancora terrore dunque in Europa e questa volta tocca al Paese scandinavo che, tra l’altro, e capofila in quanto politiche di accoglienza immigrati.
Dalle testimonianze raccolte emerge che sono stati sparati dei colpi di arma da fuoco dalle parti della zona dove il mezzo pesante ha investito i passanti. Ma non si sa ancora con precisione se i colpi avvertiti siano stati sparati dalle forze dell’ordine o da altri. Dalle prime ricostruzioni in merito alla dinamica dell’attacco e dalle immagini registrate attraverso le videosorveglianza stradale pare che il conducente del camion avesse un passamontagna nel momento della fuga, come hanno inoltre raccontato alcuni testimoni.
Il camion che ha seminato paura e morte è di proprietà di una azienda che produce birra ed era stato rubato poco prima della tragedia mentre l’autista stava facendo il giro delle consegne e si era fermato a scaricare per un locale.
Intanto l’allarme si allargato nel resto della Scandinavia. Per l’occasione la polizia norvegese che solitamente non ha l’abitudine di girare con le armi sarà invece armata nei servizi di pattugliamento nelle zone maggiormente esposte ai rischi di eventuali attacchi terroristici.