Dopo quattro ‘inutili’ anni di pace con Trump, tra arabi e israeliani è tornata ‘finalmente’ la guerra. Non è ‘meraviglioso’?
Sono tornati i Democratici alla Casa Bianca e il mondo è tornato in guerra. Per quattro anni – che ai mercanti di armi americani, ma non soltanto americani debbono essere sembrati lunghissimi – niente razzi, niente bombe, niente raid aerei, niente operazioni militari a terra. Niente marines americani in azione. Niente di niente. Per i quattro anni in cui Donald Trump il ‘cattivo’ è stato Presidente degli Stati Uniti non c’è stato verso di scatenare una mezza guerra. Ma quello che il capitalismo militare non ha sopportato è stata, addirittura!, il tentativo di portare la pace tra israeliani e palestinesi. Pensate un po’ che ‘disgrazia’, la presidenza Trump: quello che è stato, per quasi settant’anni, il più importante ‘mercato di sfogo’ per la vendita delle armi – il conflitto tra arabi e israeliani – bloccato dalle ‘assurde’ pretese di pace di Trump.
Per quattro anni i mercanti di armi sono rimasti a bocca asciutta. Ma ora si rilancerà l’economia…Ricordate quando osservavamo e commentavamo i risultati truffaldini delle elezioni presidenziali americane del Dicembre dello scorso anno? I voti ‘postali’ in favore di Biden, i voti di Trump che sparivano, le violazioni costituzionali in cinque-sei Stati americani non sanzionate dalla tragicomica Giustizia americana: insomma, ricordate le elezioni in cui Biden aveva vinto già sei mesi prima del voto con i sondaggi farlocchi che davano al 65%? Ecco a cosa è servita l’eliminazione di Trump: a riportare le guerre nel mondo, dalla Striscia di Gaza in poi. In queste ore televisioni e giornali sono letteralmente sommersi dalle dotte considerazioni di politologi, sociologi e tuttologi vari che ci deliziano sui perché israeliani e palestinesi si odiano, sul perché è riesplosa la violenza, sul perché di una guerra e bla bla bla. Ebbene, proviamo a capovolgere la visione della riedizione di questo conflitto storico: proviamo a guardare l’erba dalla parte delle radici.
Ritorna prepotente il ‘keynesismo militare’ che ha fatto la fortuna dei mercanti di armi durante gli anni della ‘Guerra fredda’
Lasciate perdere i racconti dotti e le interpretazioni strategiche. Osservate i ‘numeri’: 1.600 razzi lanciati da Gaza a Israele: avete presente quanto costa un razzo? Non lo potete immaginare. Non tutti i razzi hanno raggiunto Israele (sarebbe già scomparso); ci sono altre armi che bloccano i razzi. Chiedetevi chi ha prodotto e venduto i razzi e le altre armi per bloccare i razzi. E riflettete su quanto è stato ‘cattivo’ Trump che, per quattro anni, ha lasciato a bocca asciutta gli industrili delle armi: i bei razzi che partono da Gaza verso Israele e i sistemi militari per bloccare i razzi, ebbene, questa magnifiche armi di distruzione tutti bloccate, inutilizzate, invendute. Che crisi economica tremenda che ha provocato Trump! Quando, dopo il ‘Grande crollo’ del 1929, le teorie di John Maynard Keynes cominciavano a diffondersi con l’intervento degli Stati nelle economie – la metafora delle strade che venivano distrutte e rifatte – Hitler, in Germania, puntò sulla produzione di armi. Sappiamo cosa ha prodotto il ‘keynesismo militare’ tedesco nel Secolo breve. Però è da allora che il mercato delle armi, piaccia o no ai democratici di tutto il mondo, non si è più fermato. La ‘Guerra fredda’, volendo, può essere anche ‘letta’ come un grande ‘moltiplicatore’ di armi. E le guerre andate in scena dal post secondo conflitto mondiale ad oggi sono state lo sfogo quasi naturale per i mercati di bombe, navi e aerei da guerra, sommergibili, siluri e, perché no?, anche armi atomiche. Alla fine non sono grandi investimenti anche le bombe atomiche? Come si direbbe in Sicilia, “l’operai travagghianu…“. Sì, sono stati quattro anni ‘tremendi’, quelli di Trump. Come quel matto di John Fitzgerald Kennedy che non voleva iniziare la guerra in Vietnam, è proprio il caso di dirlo, manco sparato! E invece gli spararono per davvero. Allora non c’erano i voti ‘postali’ e la Giustizia ‘ammaestrata’. Allora si andava per le spicce.
Ma quanto è stato ‘cattivo’ Trump che, per quattro anni, ha privato il mondo di guerre mettendo in crisi la ‘piena occupazione’ del mercato delle armi?
Ricordate quante ne hanno inventate per denigrare l’ex Presidente degli Stati Uniti Trump? Pazzo, buttaniere, evasore fiscale, speculatore e, alla fine, lo volevano pure processare. Ora siamo tutti felici e contenti. I Democratici sono tornati al potere e si respira un’aria antica. In effetti ‘qualcosa’ Obama ha fatto, incasinando tutto il Mediterraneo. Certo, non è riuscito a sfondare in Siria, dove in suo ‘soccorso’ è arrivata anche una carestia (quando si dice che i cambiamenti climatici sono causali…). La Russia di Putin gli è rimasta nel ‘gargarozzo’ al prode Obama. Ma ci sarà tempo. L’importante è aver riportato il sacro conflitto nella Palestina. Ora che il fuoco arde di nuovo la speranza è rinata… Certo, c’è stato uno stop di quattro anni. Proprio quando si sarebbero dovuti raccogliere i ‘frutti’ del lavoro ‘certosino’ del premio Nobel per la Pace americano, che ti combinano gli elettori degli Stati Uniti? Ti eleggono Trump! ‘Sti populisti! Erano così sicuri di vincere i Dem, nel 2016, che non avevano previsto né voti ‘postali’, né imbrogli elettorali. Ma nel 2020, ‘sta minchia!, tutto è andato a al proprio posto. Vero è che Trump – ancora inaspettatamente – ha preso quasi 12 milioni di voti in più: cosa che assolutamente i Dem non avevano previsto. Ma questa volta era pronto il piano B: voti che scomparivano, schede votate dai morti, elettori che votavano in più Stati e tanti, tanti, tanti voti postali. E la Corte Suprema americana, così Suprema ma così Suprema che più Suprema non si può.
Ora tra migrazioni di massa e le armi che ballano da Gaza verso l’infinito l’ordine regna nel Mediterraneo…
Ora tutto è andato a posto. Tra caos migranti che dal Nord Africa puntano sull’Italia e riesplosone della guerra da Gaza verso l’infinito, con i razzi che volano alti nel cielo del mondo che ha finalmente ritrovato la guerra, l’ordine regna nel Mediterraneo… Viene da chiedersi: che fine hanno fatto tutti gli ‘intellettuali’ che, durante la presidenza Trump, attaccavano un giorno sì e l’altro pure l’allora Presidente USA ‘cattivo’? Sono contenti del ritorno dei Dem americani? Che ne pensano della ripresa – più o meno keynesiana – del mercato internazionale delle armi? Si sentono un po’ più ‘progressisti’?