L’emendamento stoppato in Senato

dal presidente Pietro Grasso

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Una vergogna, non ci sono parole per commentare notizie di  questo genere. Mentre i nostri terremotati vivono in condizioni durissime rischiava di passare una inqualificabile proposta targata Pd: dare 97 milioni per la Ryder Cup di golf.

Il governatore della Puglia Michele Emiliano, già in rotta di collisione con la maggioranza del partito,  sbotta “Allora non siamo solo il partito di banchieri e petrolieri, ma anche di golfisti”. Così il magistrato, dopo le numerose critiche a Renzi, attacca nuovamente il Pd con un tweet lanciando bordate contro il Governo per aver approvato in Commissione Finanze al Senato un emendamento nell’ambito del decreto salva-banche sul finanziamento alla Ryder Cup di golf.

Ci ha pensato il presidente del Senato Pietro Grasso a bloccare questa proposta che suonava come una presa per i fondelli e che ha rischiato di passare in sordina sprecando inutilmente montagne di denaro pubblico. Grasso ha dichiarato inammissibile l’emendamento approvato poche ore prima  dalla commissione di palazzo Madama  che di fatto dava il via libera a una garanzia di 97 milioni di euro per la competizione golfistica in programma a Roma nel 2022.  Ieri, aperti i lavori, il presidente del Senato è stato chiaro e ha respinto il documento “perché non riguarda soggetti istituzionalmente preposti alla tutela del risparmio di cui all’articolo 47 della Costituzione, che è invece la finalità propria del provvedimento al nostro esame”.

E questa splendida iniziativa, come è stato detto, di dare soldi al golf è  del Pd  che aveva inserito l’emendamento tra le scottanti questioni bancarie forse auspicando che la faccenda passasse alla fine sotto silenzio. Tuttavia già in Commissione qualcuno aveva sollevato critiche e perplessità producendo come risultato il voto contrario del M5s e della Lega. Addirittura  tre senatori dem hanno preferito sfilarsi decidendo di  non presenziare al momento del voto affermando comunque che la loro  posizione contraria sarebbe stata definitivamente espressa in Aula.