Quando dei termini strabilianti entrano nel linguaggio corrente, l’opinione pubblica perde consapevolezza del loro significato e si adatta ad accettare come fonti normali anche episodi assolutamente scandalosi. L’opinione pubblica ha accettato come fatto legittimo l’istituzionalizzazione del cosiddetto “ oro- carta “. Esiste dunque un’illusione che la moneta cartacea sia una “ fede di deposito” quando invece si basa su una confusione deliberatamente preordinata tra i due concetti di valore creditizio e di valore sulla convenzionale che è causata dalla previsione del comportamento altrui come condizione del proprio.
I valori monetari esplodono così mediante una pura attività spirituale che è la convenzione del mercato. Quando sulla banconota c’era scritto “Lire mille pagabili a vista al portatore“ (mentre sull’Euro nessuno ne risponde ) teoricamente, ma solo teoricamente, questa dichiarazione significa che esibendo questo documento alla banca di emissione essa dovrebbe dare la merce oro corrispondente di un credito sostanziale nei confronti del mercato. Ma non lo fa perché ha la garanzia giuridica di non pagare il debito. La banca così trasforma un proprio debito apparente in un macroscopico rovesciamento contabile di cui nessuno si scandalizza e che le consente di appropriarsi di un valore che nulla ha a che vedere col debito o col credito che si estinguono col pagamento.
La moneta, pur essendo mezzo di pagamento, continua a circolare dopo ogni transazione, indefinitivamente, come truffa per manifesta mancanza di riserva. Quale valore ha se non oro, argento, beni reali. Ciò significa che il fenomeno monetario della carta moneta ha un valore che si basa su una convenzione di mercato temporale per cui seppur la carta moneta abbia un valore nullo tutti i cittadini riconoscono nel simbolo il relativo valore.
E’ tempo che l’opinione pubblica si renda conto che chi crea il valore della moneta non è chi la stampa ma chi l’accetta come mezzo di pagamento, cioè la collettività dei cittadini. La monetizzazione del debito come espediente per spacciare moneta di costo nullo è acutamente rilevata da Ezra Pound quando affermava: “La Banca d’Inghilterra fu basata sulla scoperta che, invece di prestare denaro, si sarebbe potuto prestare cambiali della Banca”. Quindi ci si rende conto della macroscopica forma di parassitismo legalizzato che esercita il sistema bancario nei confronti di tutti i popoli del mondo.
L’apparato bancario realizza quella condizione di parsimonia e di stato di necessità senza il quale ogni attività usuraria e parassita sarebbe impossibile. Le cosiddette congiunture economiche ritenute dai cittadini come fenomeni ciclici naturali sono invece con astuzia realizzate come gli strumenti della revoca dei fidi, dell’ alterazione del rapporto di cambio monetario, della rarefazione o dall’incremento artificioso dei simboli monetari circolanti. Lo Stato è padrone dei cittadini con l’usura del sistema bancario. Per annullarlo si deve fare una controrivoluzione nei confronti del capitalismo socialista e liberale entrambi collegati nel vertice politico mondiale: alla banca centrale di ogni nazione come unica espressione.
Sottrarre dunque al sistema bancario la sovranità monetaria, reinserirla nella sovranità politica e finalizzarla al servizio della collettività per conseguire una vera e definitiva alternativa al sistema attuale che ha portato le persone a vivere con allarmismo, senza sicurezza e in evidente povertà globale.
Aldo Cisi – Presidente Movimento Politico Italia