Qual’è -in definitiva- il vero e profondo significato avuto dalla vittoria del “NO”?
Ce ne annacqueranno il senso, occultando lo stesso sotto il fracasso mediatico delle elezioni amministrative (“ho vinto io, l’altra volta era così…”, “invece abbiamo vinto noi, visto che tu…”), ma non riusciranno a fare più di tanto.
Perché la Verità è una sola. Me l’ha disvelata un sogno, stanotte. Con il popolo italiano che assestava un ceffone sonoro al Parlamento. Colpiva tutti, quella sberla, non escludendo proprio nessuno.
“Voi non dovete permettervi più di sporcare, toccare o violare, la nostra Costituzione solo per farvi gli affaracci vostri. Figuratevi se vi consentiremmo ancora di allungare le vostre lorde protesi luciferine per dilatare il vostro Ego; ché di fatto siete i Capi… del nulla!”
Nonostante la pandemia; gli onnicomprensivi dpcm; l’arroganza proterva di una intera classe politica (di destra o di sinistra, ché fingono solo di litigare), che non è mai stata così tanto distante dal crudo sentimento popolare e pure dalle pulsioni genuine della gente, la nostra democrazia vinceva.
Perché erano tutti là, insieme. Allineati come i birilli.
I cosiddetti “signori” del muto parlamento; dei simulacri di plastica schizzati tutti per aria con la choccante sbocciata, arrivata da una alta parabola lanciata da tutti noi elettori: finalmente liberi di volare.
Volevano imporci – dopo averla santificata per ben 4 volte, quella… roba lì – una ragionieristica modifica della nostra geograficamente ricca rappresentanza; un atto oltremodo offensivo, ma pure votato a piene mani solo qualche anno dopo di un tentativo ben più scientifico (teso a sparigliare tutto) che è costato molto caro al suo gonfiato promotore mediceo.
Un altro gallo cedrone di belle speranze ma che aveva pur sempre bisogno di una grande e salutare sfumatura di cresta per tornare -schiantato- con tutti e due i piedi per terra.
“Stracciamo il Documento più Sacro della nostra corta vita comunitaria: quello che nacque dalle ceneri del fascismo e che fu vergato pure col sangue dai combattenti per la libertà, tutti formati sotto lo sfrecciare di pallottole di un piombo vero, che sibilavano per ogni dove”.
È come se avessero parlato, le nostre coscienze, a questi scalcinati e viziati trisnipoti, privi del tutto dei cd. “attributi” : perché eletti solo grazie alla loro abilità di…leccare le terga ai Sultani di coalizione, o di qualsivoglia partito.
Ancora una volta l’Italia si è alzata in piedi per dire “NO”: non vi è affatto consentito l’assurdo sfregio.
“E ora che succederà?” mi ha chiesto il sogno.
Non importa quel che accadrà ai suddetti miracolati: assai importante è l’aver fatto capire chiaro e tondo il concetto che le loro mani, tutte le mani, d’ora in poi andranno tenute “sopra” il banco e non “sotto” lo stesso.
Mi sono risvegliato.
Le urne erano ancora aperte.
“Bravi tutti”, dissi nel sogno. “Abbiamo dato a Lorsignori una grande lezione”.
Sono più che sicuro che il buon Marco (RIP) se avesse assistito alla impari lotta avrebbe sorriso.
“Perché”, avrebbe pensato, “abbiamo infilzato per bene un altro pollo (il M5S) con un bel referendum”.
Il suo unico, grande amore.
A noi la realtà, invece.
Alle 15 hanno chiuso i seggi…
di Sante Perticaro