Sì definitivo della Camera
con 432 voti a favore e nessun contrario
Sì definitivo dell’Aula della Camera alla legge sul contrasto dei cyberbullismo. Il testo è stato approvato a Montecitorio all’unanimità: 432 favorevoli e nessun contrario.
Il provvedimento di fatto introduce una serie di misure di carattere educativo e formativo con l’obiettivo di favorire una maggior consapevolezza tra le giovani generazioni riguardo al danno che può derivare da comportamenti sbagliati con evidente carattere persecutorio. Comportamenti decisamente gravi, deplorevoli che oltre a provocare isolamento di chi subisce l’azione persecutoria può innescare una serie di conseguenze ancor più gravi su quei soggetti maggiormente esposti a condizioni psicologiche di disagio e fragilità.
Nel dettaglio l’articolato di legge stabilisce che il minore, anche senza l’intervento dei genitori, può chiedere direttamente al gestore del sito l’immediato oscuramento o la rimozione della “cyber aggressione”, come viene definito l’attacco alla vittima. Qualora il gestore dovesse ignorare l’allarme la vittima, stavolta con il coinvolgimento del genitore, potrà rivolgersi al Garante per la Privacy che entro 48 ore dovrà intervenire.
Non solo. La legge appena varata prevede l’istituzione di un tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio con il compito di coordinare i vari interventi e di mettere a punto un piano integrato contro il bullismo via web.
In definitiva questo coordinamento dovrà stabilire i necessari provvedimenti di ammonimento nei confronti dell’aggressore. Il famigerato bullo over 14 sarà dunque convocato dal Questore insieme ai propri genitori e gli effetti dell’ ammonimento cesseranno solo quando sarà maggiorenne.
E qui viene coinvolta naturalmente anche la scuola perchè ogni istituto dovrà individuare tra il corpo docente un addetto al contrasto e alla prevenzione del fenomeno cyberbullismo che potrà avvalersi della collaborazione delle Forze polizia.
Le scuole sono così chiamate a elaborare interventi di prevenzione e informazione con la promozione dell’uso consapevole di internet. Con questa nuova introduzione legislativa dobbiamo dire che entra per la prima volta nel nostro ordinamento una corretta definizione di cyberbullismo, ovvero il fenomeno del bullismo praticato via rete che altro non è che ogni forma di aggressione, di ricatto, furto d’identità se non addirittura di manipolazione o acquisizione di dati personali a danno di minori. Senza dimenticare un altro aspetto altrettanto grave come la diffusione di contenuti online, che possono interessare anche un familiare di colui che è stato preso di mira, con il solo fine di isolare la vittima e di conseguenza ridicolizzarla attraverso il web.