Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni torna al lavoro: ieri ha lasciato il policlinico Gemelli dove era stato ricoverato martedì scorso, dopo un lieve malore, per un intervento di angioplastica.
Il premier ha presiedendo a Palazzo Chigi una riunione del Consiglio dei ministri durante la quale sono stati approvati i decreti attuativi sulla scuola. E con i decreti si conclude l’iter delle unioni civili che diventano legge.
Va detto che con i provvedimenti vagliati e approvati nel corso del consiglio dei ministri prendono il via “le disposizioni per l’adeguamento delle norme dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle previsioni della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonche disposizioni recanti modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento sulla regolamentazione delle unioni civili delle disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti; disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso e adozione di disposizioni di necessario coordinamento; disposizioni di coordinamento in materia penale”.
Novità anche sul fronte della scuola: semaforo verde a otto su nove deleghe della legge “Buona scuola”.
Secondo quanto riferiscono fonti del Miur, le deleghe riguardano inclusione scolastica, cultura umanistica, diritto allo studio, formazione iniziale e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, istruzione professionale, scuole italiane all’estero, sistema integrato di istruzione dalla nascita fino a sei anni, valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato.
Non ultimo sono stati nominati (o riconfermati) i viceministri: i già sottosegretari Mario Giro, affari esteri e cooperazione internazionale, Filippo Bubbico, interno, Luigi Casero ed Enrico Morando, economia e finanze, Teresa Bellanova, sviluppo economico, Andrea Olivero, politiche agricole, alimentari e forestali, Riccardo Nencini, infrastrutture e trasporti.
Il Cdm, su proposta del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha poi confermato Tullio Del Sette comandante generale dei Carabinieri, Claudio Graziano capo di Stato Maggiore.