Merkel fa l’interesse della Germania, e, in via mediata, degli altri Stati, ma in via mediata. Rutte ne è la mosca cocchiera con la sua affermazione secondo cui «l’ Italia deve imparare a cavarsela da sola». L’interesse dell’Italia, allora, è fregarli.
Si mena grande scandalo per una dichiarazione, al solito volgarmente da commerciante all’ingrosso sospettoso e taccagno, appunto, non a caso è il capo del Governo di un Paese definito taccagno … ‘frugale’ è la traduzione affettuosa della parola inglese usata per parlare di loro, si mena, dico, scandalo per il fatto che Mark Rutte abbia detto: uno, che la sospensione delle regole di bilancio europee non durerà per sempre, e, due, che finita la situazione attuale «l’ Italia deve imparare a cavarsela da sola». E si compara la seconda osservazione alla, vantata, lungimiranza della signora Angela Merkel e della signora Ursula von der Leyen.
Ora, diciamoci la verità, che le regole sul bilancio debbano tornare a funzionare, mi pare una ovvietà assoluta: non è umanamente pensabile che si vada avanti a ritmi di spesa folli e senza copertura, prima o poi esploderebbe l’intero sistema europeo, anzi, uno alla volta quelli dei singoli Stati. Solo chi non ha alcun interesse all’interesse delle persone, può davvero pensare di indebitarsi all’infinito: quello che accade in Brasile, in Argentina, in Venezuela, ed è accaduto in Grecia e sta per accadere in Siria, dove milioni, letteralmente milioni di persone sono alla fame. E dunque dirlo serve solo a prendere, irresponsabilmente voti, al Papeete o sul balcone di Palazzo Chigi. Ove che sia, è roba da irresponsabili.
Ma sulla seconda osservazione, credo che occorra un po’ di maggiore analisi, per valutare quanto sia sciocca e infondata, anzi, pericolosa, l’idea che la strada della Merkel sia la strada giusta e che sia diversa da quella di Rutte.
Tanto più, come vedremo, che se avessimo un Governo e non una armata Brancaleone ‘guidata’ da uno in pochette preconfezionate … -sissignore, le pochette (a una, due o tre punte ecc.) si comprano belle e fatte e perfino di plastica così non si sgualciscono, stanno sempre lì belle dritte (… suggerirei a qualche giornalista coraggioso di cercare di sottrarne una a Conte, e poi a raccontarcela, la pochette non Conte)- se avessimo, dicevo, un Governo capace anche di capire, questa frase avrebbe dovuto essere l’occasione per una polemica e una protesta durissime da parte nostra contro Rutte.
Dire che l’Italia deve vedersela da sola, cioè che deve risolvere da sola i propri problemi, a parte il fatto che non è in nulla, proprio nulla, diverso da ciò che dice la signora Merkel, nel senso che è solo più rozzo, e ora lo vedremo, significa una cosa sola e chiarissima: l’UE è una Organizzazione internazionale che istituisce una cooperazione tra Stati (sovrani come si ama dire, ma sorvoliamo, per ora) dove ciascuno Stato resta quello che è, fa la propria politica interna ed estera e quindi organizza il proprio bilancio con i propri mezzi e i propri strumenti, per restare ciascuno quello che è. Esattamente l’opposto di ciò che l’UE voleva fin dall’inizio essere, ma anche da ciò che, Rutte nolente ma anche Merkel, nonostante tutto è.
Non occorre andare troppo nel tecnico per capirlo. Trattati a parte, e prassi anche a parte, l’UE ‘gestisce’ direttamente una grande quantità di cose, dall’agricoltura, alla concorrenza, alle banche, alla moneta, ecc… È, cioè, una struttura organizzata che gestisce in maniera autonoma e centralizzata alcune delle attività proprie dei vari Stati che compongono la UE: quella che impropriamente (e in maniera tecnicamente erronea) si definisce ‘cessione di sovranità’, una sciocchezza, ma se vi fa piacere di chiamarla così, fate pure. Una ‘cessione’ che ha uno scopo, o meglio, aveva uno scopo estremamente preciso e chiaro e, quel che più conta, perfettamente noto alle istituzioni comunitarie (basta guardare la giurisprudenza della Corte di Giustizia della UE per comprenderlo): quello di trasferire sempre più poteri alle strutture comunitarie, per rendere la UE uno Stato federale o confederale, insomma qualcosa di simile agli USA, alla Russia o alla Svizzera.
La frase di Rutte, dunque, afferma esattamente il contrario di ciò che era obiettivo dei trattati di voler fare, e non rilevarlo è nonché suicida, da stupidi.
Un altro piccolo passo di approfondimento, per favore: il problema non è, né intende essere, ma specialmente non può essere, quello di trasferire i propri guai (debiti) alla UE perché li paghi lei. Anzi, il contrario: perciò i trattati prevedono regole strette di bilancio. In maniera che quando tutti fossero ad un medesimo livello, si potesse fare il passo ulteriore: trasferire alla UE l’intera politica economica dei Paesi UE. Per poi fare gli ultimi due passettini (qui sarebbero veramente abbastanza facili): affidare al centro, sia la politica militare (già in fase avanzata) che quella estera … che, egoisticamente ci toglierebbe dalla situazione di angosciosa inesistenza nella quale siamo ora in genere, ma in termini di politica estera in maniera radicale.
La strada di Rutte è esattamente la strada opposta ai nostri interessi, questo lo capirebbe anche un bambino, se non altro perché una unione più stretta ci libererebbe di una serie di politicanti da strapazzo che fanno e continueranno a fare danni in Italia.
Benissimo, ma la signora Merkel che ci entra? Eccola qui: Merkel è esattamente e chiaramente sulla stessa identica strada di Rutte, lo manda avanti. Anche questo lo capisce anche un bambino. Il Recovery Fund e tutto il resto, sono soldi ‘dati’ agli Stati in quanto tali, perché se li gestiscano da sé ed escano dalle peste da sé. Altro che Merkel salvatrice dell’Europa: Merkel salvatrice della Germania, che diventerebbe senza nessuno sforzo il leader indiscusso dell’Europa, che, non essendo centralizzata organizzativamente, creerebbe di fatto una prevalenza economico-politica della Germania sull’intera Europa, tanto più che, fuori la GB e con Macron ridotto ad una marionetta di sé stesso, la Germania avrebbe vita facile. Per porre l’Europa sotto il proprio tallone o roba simile? No, molto semplicemente per fare l’interesse della Germania, e, in via mediata, degli altri Stati, ma in via mediata.
È ovvio che Rutte plauda a questo disegno e che faccia la mosca cocchiera alla Germania, aiutata (non a caso … quante volte lo ho scritto!) da Christine Lagarde, che proprio ieri gli ha fatto eco.
Attenti, io non pavento gli stivali chiodati tedeschi: dico solo che questa non sarebbe più l’Europa e noi, in quel regime, conteremmo meno del due di briscola. Come ho scritto molte volte: ci comprerebbero tutto a prezzo di svendita!…e farebbero anche bene, badate, perché così noi possiamo solo affogare.
Quale è, dunque, il ‘nostro’ interesse ora? perché anche noi abbiamo un interesse, no?!
Ma è ovvio: di fregarli. E come? Nell’unico modo in cui possiamo: rimettendoci in piedi sul serio, ripulendo lo Stato, eliminando l’evasione fiscale (che per quei Paesi protestanti è una bestemmia a Dio!), e ripartendo in autonomia, e cioè non solo per fornire pezzi di ricambio alla Mercedes.
Per farlo, premesso che avremmo bisogno di un Governo (e non se ne vedono tracce), abbiamo bisogno subito di molti soldi da spendere bene, per guadagnare quell’anno che ci serve a ‘rifare’ (altro che riformare) il fisco, partendo dalla cancellazione definitiva del contante, e a razionalizzare (non semplificare che non significa altro che renderla più un colabrodo) l’amministrazione.
Secondo l’aureo detto per il quale ‘i soldi non puzzano’ e quindi dovunque siano uno intanto li prende, poi si vedrà.
Ma poi uno legge che il MES non va bene perché, se è vero che oggi non ci sono condizionalità … ‘possono sempre tornare’ e c’è il rischio stigma. Sullo ‘stigma’ (mai parlare chiaro, che so: marchio, caratteristica, cifra, impronta, ma anche disistima, preoccupazione, inaffidabilità o anche, per citare il Treccani: marchio a fuoco impresso sulla fronte dei delinquenti, quindi delinquente!, … ma perché non parlate semplice, evitando di rischiare di dire fesserie, e non ho citato i significati in botanica, in zoologia, ecc.!), scusate peggio di così: abbiamo lo spread più alto di Europa dopo la Grecia: tra 180 punti base e 70/80 c’è una bella differenza, no?
Ma le condizionalità, vorrei capire, come ‘tornano’…. in autobus?
di Giancarlo Guarino