A mezzogiorno ha partecipato alla fase di ballottaggio il 28,23% degli elettori, in sostanza la stessa percentuale del primo turno che si era fermata al 28,54%. Una affluenza del tutto rispettabile che potrebbe impensierire la candidata dell’estrema destra che a detta degli analisti sarebbe avvantaggiata da una forte astensione. Ora la partita è tutta da giocare e già dopo le 20 si potranno avere i primi riferimenti certi scaturiti dallo spoglio.
Gli ultimi sondaggi poco prima dell’apertura dei seggi, alle 8 di questa mattina, davano il candidato centrista Emmanuel Macron al 62% contro un 38% che incasserebbe Marine Le Pen, leader del Front National. Va ricordato che al primo turno i due candidati avevano ottenuto rispettivamente il 24,01% e il 21,3% dei voti.
Resta comunque il fatto che stasera i francesi daranno al mondo una risposta certa: se vogliono essere europeisti o populisti.
Tuttavia qualunque schieramento conquisterà l’Eliseo non potrà certo sottovalutare il peso sociale e le necessità espresse da una buona parte di francesi che avevano dato fiducia alla forza avversaria che dal ballottaggio ne uscirà sconfitta.
Va considerato che parecchi elettori daranno sì il proprio voto a Macron ma solo per fermare l’avanzata del Front National. E lo faranno turandosi il naso, come diceva Montanelli sulla Dc, perché ben consapevoli che il candidato centrista che ha studiato nelle migliori scuole e che ha fatto carriera in banche prestigiose è chiara espressione dell’alta borghesia e dei poteri forti. A questo elettorato non rimane dunque altro che appoggiare il giovane candidato seppur abbia da tempo manifestato insofferenza e repulsione proprio nei confronti di quei poteri forti rappresentati da partiti tradizionali, dalle istituzioni, dall’intero establishment da cui Macron ha cercato di prendere le distanze ma in maniera non del tutto credibile.
La vera sfida sarà quindi sul futuro a prescindere dal risultato elettorale, ossia il prossimo
presidente dovrà dare risposte chiare su questioni di vitale importanza come immigrazione, sicurezza e disuguaglianze.
Una scommessa che lascia sul campo parecchi interrogativi.