MA PER L’ITALIA MAGGIORANZA DI STX A TEMPO
Salvo imprevisti nel corso del vertice di Lione tra il presidente Macron e il premier Gentiloni si dovrebbe trovare l’accordo su Fincantieri. Se tutto andrà come previsto il capitale sarà diviso equamente, Italia e Francia con il 50% a testa, fermo restando il prestito dell’1% (da parte dei francesi) al nostro Paese per un periodo di 12 anni con la condizione di confrontarsi sul governo dell’azienda e con diritto di riappropriazione qualora il gruppo italiano non rispettasse gli impegni industriali.
In sostanza nell’arco di questi 12 anni è stato stabilito che le parti dovranno avere regolari appuntamenti nel corso dei quali sia l’Italia e la Francia analizzeranno la situazione e il rispetto degli impegni industriali assunti. Qualora i patti non fossero mantenuti la Francia potrà chiudere il rapporto recuperando il prestito dell’ 1% ritirando così a Fincantieri il suo ruolo predominante.
Altro elemento di forza da sottolineare in questo atteso asse italo-francese è che l’1% in prestito diventerà totalmente italiano allo scadere dei 12 anni. Inoltre Fincantieri avrà una rappresentanza di 4 consiglieri di amministrazione, stessa quota dei francesi. Senza dimenticare che sia l’amministratore delegato come il presidente saranno italiani. Non solo. Il presidente avrà la prerogativa del voto doppio che potrebbe essere decisivo in caso di parità tra i consiglieri del cda.
Risolta questa lunga vicenda Stx si potrebbero porre le basi per definire progetti nel campo della difesa navale come in quella civile.