Alla luce della circolare della regione Lazio che limita l’accesso ai farmaci per la fecondazione assistita escludendo i centri privati dall’elenco delle strutture autorizzate alla prescrizione del Piano terapeutico, l’Associazione Luca Coscioni ha scritto al presidente Nicola Zingaretti per chiedere un incontro urgente “al fine di garantire il diritto alle cure per tante coppie che intraprendono percorsi di procreazione medicalmente assistita, e, nel contempo, evitare ai pazienti migrazioni “forzate”, alla ricerca di cure, in altre regioni italiane”, si legge nella lettera firmata dal segretario Filomena Gallo, dal tesoriere Marco Cappato e dalla ginecologa Mirella Parachini, membro di direzione dell’Associazione
Nei giorni scorsi l’Associazione Coscioni aveva denunciato i disagi che i pazienti iniziano a riscontrare nel rilascio delle prescrizioni. Nell’elenco stilato dalla regione figurano strutture non autorizzate ad applicare le tecniche di procreazione medicalmente assistita, mentre risulta addirittura escluso un centro pubblico di PMA. Il risultato è che i cittadini sono costretti a lunghe attese, o a sborsare 1500 per i farmaci, oltre al costo della tecnica, oppure a recarsi in altre regioni causando un aggravio di spese anche per le casse della stessa regione.