Al suo posto il gesuita spagnolo monsignor Luis Ladaria

 

 

 

Altra rivoluzione targata Francesco nelle gerarchie vaticane.

Stavolta il cambio della guardia al vertice dell’ex Sant’Uffizio. Il Santo Padre ha dunque deciso di non riconfermare  di altri cinque anni il mandato all’attuale prefetto della congregazione  per la dottrina della fede, il cardinale tedesco 70enne Gerhard Ludwig Muller chiamato direttamente a Roma nel 2012 dal Papa emerito Benedetto XVI.

Al suo posto andrà l’attuale segretario della Congregazione, l’arcivescovo gesuita Luis Ladaria Ferrer, di origine spagnola, pure questi nominato a suo tempo da Benedetto XVI.

Va detto che il porporato tedesco, subito dopo l’elezione di Papa Francesco, come conservatore stentò non poco a seguire il nuovo percorso tracciato dal Pontefice caratterizzato, come tutti ormai sanno, da profonde innovazioni che senza dubbio hanno scosso più volte le mura vaticane. La svolta maggiormente significativa riguarda quella relativa alla liturgia e alla pastorale familiare che a differenza del passato si rivolge adesso anche alle coppie non regolarmente sposate e che quindi permette finalmente la comunione a coloro che sono divorziati e in seguito risposati. E questo ha fatto discutere non poco i massimi vertici ecclesiastici. Momenti di evidente difficoltà emersero tre anni fa, nel 2014, durante i lavori del  Sinodo dei vescovi sulla famiglia quando Muller firmò la famosa lettera dei 13 cardinali.

Lettera che segnò inevitabilmente una profonda frattura tra il Papa e il gruppo dei prelati che manifestavano preoccupazioni in merito alle indicazioni adottate dal Sinodo, ossia sulle linee guida e sul modo in cui era stata decisa la stessa formulazione  circa le procedure del Sinodo a loro giudizio “configurate per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse”. Ma c’è di più. Recentemente il cardinale Muller ha sostenuto pubblicamente che l’Amoris laetitia, il testo papale che recepisce i lavori del Sinodo, non ha modificato la dottrina anche se Papa Francesco ha esplicitamente affermato il contrario.

A questo punto non può essere certo Muller il braccio destro del Papa in materia di teologia, morale e disciplina ecclesiale.