Dopo 69 anni il centrosinistra perde la guida di Ferrara dove è stato eletto il sindaco leghista Alan Fabbri. Passa al centrodestra anche Forlì, ma il centrosinistra tiene a Cremona, Prato, Reggio Emilia, Cesena, Rovigo e Verbania e recupera Livorno e, con una lista civica, ad Avellino (che erano governate dal M5S). Il centrodestra, oltre a Ferrara e Forlì, vince a Potenza, Ascoli Piceno, Vercelli, Biella e Foggia. Il Movimento 5 Stelle vince a Campobasso, l’unico capoluogo di provincia dove era impegnato in questa tornata di ballottaggi.
L’affluenza alle urne è stata al di sotto delle previsioni col 52,1%, facendo registrare un crollo del 16% rispetto al primo turno delle amministrative.
Così i tanto attesi ballottaggi nei 136 comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale si sono confermati una sfida tra candidati di centrodestra e di centrosinistra, con M5S a fare da ago della bilancia dopo la debacle subita nel primo turno del 26 maggio. Va certamente detto che il risultato più clamoroso arriva da Ferrara dove il centrodestra conquista dopo parecchi decenni la città emiliana da sempre roccaforte dei comunisti.
Altra vittoria della coalizione a guida Lega riguarda un altro bastione storicamente rosso come Forlì che avrà come sindaco Gian Luca Zattini. Tuttavia alcuni candidati sinistrorsi riescono a reggere l’urto dello tsunami delle destre mantenendo Reggio Emilia con Luca Vecchi che si conferma alla guida della città, a Cremona fa lo stesso Gianluca Galimberti così come Silvia Marchionni a Verbania. Non solo. Soprattutto è da evidenziare che il centrosinistra riconquista la sua Livorno dopo la parentesi M5S con Luca Salvetti, conferma Prato con Matteo Biffoni e vince per un soffio a Rovigo con Edoardo Gaffeo.
Mentre il centrodestra conferma al fotofinish Potenza con Mario Guarente, vince ad Ascoli Piceno con Marco Fioravanti, a Biella con Claudio Corradino, a Vercelli con Andrea Corsaro mentre a Foggia si conferma Franco Landella. Unica bandierina del M5S a Campobasso, dove Roberto Gravina strappa il capoluogo molisano alla sinistra. Non ultimo l’affermazione del civico Gianluca Festa ad Avellino. Il bilancio dei ballottaggi nelle 15 principali città: i sindaci uscenti erano 4 del centrodestra, 9 del centrosinistra e 2 M5S; ora i nuovi sono 7 centrodestra, 6 centrosinistra, 1 M5S e 1 Civico.
Più in generale nei comuni sopra i 15mila abitanti si registra un avanzamento deciso del centrodestra sul centrosinistra. Prima di questa tornata elettorale la situazione complessiva era 149 comuni al centrosinistra e 39 al centrodestra mentre ora la situazione parziale vede 100 amministrazioni locali al centrosinistra e ben 83 al centrodestra.