La riserva frazionaria è legale, come era legale possedere schiavi alcuni anni or sono. La R.F. permette di prestare 10.000 quando hai solo 100 e di quei 100, nessuno è tuo.

imageIl sistema della “riserva frazionaria” è una truffa, così dice il Dr. Sandro Pascucci.

Certo si tratta di una truffa legale, come quasi tutte le truffe economiche e monetarie. Vediamo come funziona concretamente: quando depositiamo €100 in una banca commerciale, questa apre un conto corrente (c/c) a nostro nome e si impegna a custodire la nostra banconota nel suo caveau, al sicuro dai ladri[1] (vedi “signoraggio“). Il banchiere a questo punto usa una statistica ormai centenaria che gli dice una cosa molto semplice: solo una parte del deposito appena creato verrà usata (“movimentata”) dal cliente. Quindi il banchiere sa che “quasi sicuramente” la maggior parte dei nostri soldi, dati in sua custodia, saranno immobili nel conto (nella cassaforte) per mesi, per anni. Ricordiamo che il banchiere non è proprietario della nostra moneta, dei nostri soldi, ma ne è solo custode.

Ciò nonostante il banchiere considera uno spreco questa immobilità e decide di prestare quanto c’è sul nostro c/c. Oltre alla nostra “comoda disattenzione”[2] il banchiere ha bisogno del politico corrotto che legalizzi questa truffa con una legge creata appositamente.  Si chiama “Misure dell’accantonamento alla riserva obbligatoria” o più semplicemente “riserva frazionaria” ed è smerciata alla pubblica opinione in modo tale che appaia come una forma di tutela per il correntista.

Ormai l’arroganza del binomio banchiere-politico è tale che oltre al danno si aggiunge la beffa: palesando questa legge come un limite al potere del banchiere di creare denaro da prestare, il politico si presenta come tutore dei nostri interessi ma, per fare un esempio, è come se lo stesso politico decretasse “il numero massimo di frustate da somministrare ad uno schiavo” e nel far questo volesse il plauso pubblico per essere stato un paladino dei diritti dell’uomo.  Ma espressamente.. cosa dice questa legge? Semplicemente mette un limite alla quantità minima di denaro che i banchieri devono tenere in cassa.

Questo cosa comporta per noi?

Per noi cambia poco, anzi nulla. Se 100 persone versano €100 sarebbe legittimo aspettarsi che in qualsiasi momento tutti i 100 neocorrentisti possano ritirare i propri €100, no? Nella realtà, il banchiere, come detto all’inizio, considera uno spreco tutto quel denaro fermo nei suoi caveaux, e dal momento che conosce (statisticamente) quanto denaro viene ritirato in media dai correntisti, presta il resto, come fosse denaro suo. Se statisticamente solo il 10% viene “movimentato” (ritirato, speso, versato, spostato, ecc..) vuol dire che la banca ha 100 c/c con €100 ognuno, quindi €10.000 e di questi €10.000 solo €1.000 servono in contanti (in cassa) per le operazioni quotidiane (il 10% che dice la famosa statistica, ricordate?).  Quindi €9.000 si possono prendere e usare (prestare) anche se non sono di proprietà della banca! Non dimenticate mai questo concetto. Ve lo immaginate il custode del parcheggio dove lasciate l’automobile mentre siete al lavoro che prende la vostra auto va in giro a caricarci della merce (anche illecita) senza dirvi nulla e senza corrispondervi nulla? Sì,è vero, la banca da un “interesse”, se “interesse” si può chiamare lo 0,0005% che danno oggi!

Cosa cambia per il banchiere? 

Per il banchiere cambia molto perché più è bassa la percentuale da tenere in contanti più egli può prestare. Nel 1957 le banche erano tenute a mantenere come riserva il 25% del deposito, nel 1970 erano scese al (circa) 15% e oggi[4] solo il 2% (in alcuni casi lo 0%)[3]. Quindi oggi la banca può ricevere €10.000 e prestarne €9.800 (non suoi!) e questo grazie alla legge sulla “riserva obbligatoria o frazionaria”. Ma la truffa non finisce qui. Quei €9.800 prestati andranno prima o poi versati in un altro conto (magari della stessa banca o di altre banche ma poco cambia dato che il sistema bancario è di fatto un ”cartello”, come quello della droga). Nel nuovo c/c basterà tenere contanti per €196 (9.800×2%) e si potranno prestare i restanti €9.604 (9.800–196) e il ciclo continuerà sul nuovo conto corrente. Alla fine della fiera, partendo da €10.000, la banca potrà creare e prestare €500.000, ossia 50 volte di più e incamerare i relativi interessi. Tutto senza avere altro che i €10.000 reali iniziali (e che andavano solo custoditi!).

Ora si capisce la potenza delle banche commerciali che possono creare denaro dal nulla (o meglio: moltiplicare quello dei correntisti) con la complicità dei politici corrotti, che danno legalità alla truffa. Voi pensate che per scoprire il trucco basterà andare in 100 allo sportello per riprendersi i €100, giusto?  Sbagliato. Matematicamente basterebbe che i primi 3 clienti pretendessero indietro i propri soldi per far cadere il sistema, poiché con la riserva al 2% solo i primi due[5] [del gruppo dei cento iniziali] troverebbero ancora qualcosina.. il terzo rimarrebbe con un pugno di mosche. E così il quarto e tutti gli altri.. purtroppo il sistema accorrerebbe in soccorso della banca in difficoltà e scenderebbe in campo la Banca Centrale in persona a stampare ciò che non è mai esistito (come accadde alla Northern Rock Bank [siamo nel 2007 – n.d.A.]).

Un giorno un tale sfamò un mucchio di persone con 5 pani e 2 pesci e in occasione di un pranzo di nozze dissetò tutti gli invitati mesciando vino da un otre semivuoto, ma questa è la vecchia religione. La nuova religione del Dio Denaro prevede una nuova figura: il banchiere di Caanan, che crea e moltiplica all’infinito denaro. E debito per noi popolino.

image-2[1] Per non far confusione chiariamo che i ladri si riconoscono perché sono quelli vestiti male che girano fuori dall’edificio della banca, mentre qui in banca non ci sono ladri perché sono tutti vestiti bene e portano i capelli pettinati e la cravatta bella. E’ importante capire la differenza perché poi uno potrebbe confondersi.

[2] «Ognuno sa nell’inconscio che le banche non prestano denaro. Quando prelevate dal vostro conto di risparmio, la banca non vi dice che non potete farlo perché ha prestato i soldi a qualcun altro.» [Mark Mansfield, economista] «Temo che il cittadino comune non voglia sentirsi dire che le banche possono creare e creano denaro..» [Reginald McKenna, ex Presidente del consiglio d’amministrazione, Midlands Bank of England]

[3] nota polemica 2016 leggendo questi dati tecnici sulle percentuali  noterai, caro lettore, che NESSUNO saprà dirti la FONTE. Strano, no? Se vuoi saperla puoi chiederla all’autore. Questo è segno che NESSUNO dei paladini della libertà denoandri si prenda la briga di studiare/controllare/approfondire/linkare.. insomma nessuno vuole (o riesce ad essere) ETICO, in questa Lotta contro IGB che si base essenzialmente sull’Etica!  Ma dove vogliamo andare così? dai..

[4] era il 2007. aggiornando: fino al 17 gennaio 2012 era al 2%, dal 18 gennaio 2012 la R.F. è dell’uno-per-cento (1%);

[5] aggiornamento 2012: solo il primo dei 100 clienti, data la R.F. al 1%;

Questo articolo/critica/denuncia è rivolto a quanto IGB ha insegnato nelle scuole di economia per 100 anni. Grazie alla connivenza di migliaia di professori (tradotto vuol dire che “c’azzuppeno er pane” o in modo più elegante vedi “sindrome di Belmonte“) questa storiella della riserva frazionaria 100-2-98-2-96ecc.. è stata stampata in tutti i libri di economia vigenti (vedi elenco libri sul Forum).

Ciò che hanno scritto in quei libri è letteralmente falso. 

Già denunciavo (e denuncio) la riserva frazionaria come iniqua, fascista, antiumana, antidemocratica, truffaldina così come è ( cambieranno ora?) descritta nei suddetti testi accademici, ma ora l’azione di denuncia va estesa e intebsificata, poiché più grave ancora !

Uno staccato di arte e cultura bancaria. Ma non sempre tutto funziona.