Gli italiani sono serviti, l’inciucione è riuscito e i sinistri riescono  di nuovo ad andare al governo per la quarta volta in sei anni senza il mandato popolare. Non male compagni. Adesso avanti con la spartizione dei ministeri e del Paese un bel chissenefrega. Complimenti ai fenomeni del trasformismo, alla capacità di adeguarsi in ogni occasione solo ed esclusivamente per interessi personali. Un quadro davvero imbarazzante, la dignità è finita sotto il tappeto, la vergogna di avere la faccia come il culo evidentemente non fa parte della genetica di questa classe dirigente spregiudicata e assatanata di potere. L’arroganza e la presunzione invece sì, sono caratteristiche che fanno parte integrante del loro dna politico  tanto che questi personaggi hanno il coraggio di legittimare ciò che i loro stessi elettori detestano.
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Sparito Salvini cambia in un istante il vento, le banche gongolano, tra tutte Mps che vola oltre 15%, i mercati reggono bene e lo spread è al ribasso. Meraviglioso. Ma la cuccagna non finisce qui. L’Europa addirittura ci abbraccia. Dopo poche ore arriva l’endorsement dei burocrati dell’Ue. Il presidente del consiglio dell’Unione Donald Tusk non ha tardato di elogiare il premier dimissionario  – ma presto di nuovo a palazzo Chigi –  Giuseppe Conte che è arrivato a Biarritz per il G7 mentre a Roma Pd e M5S sono alle battute finali per costituire l’esecutivo dell’ammucchiata giallorossa.
Ammucchiata di palazzo le cui manovre arrivano da lontano. Perchè è proprio là, nell’ambiente dell’establishment di Bruxelles, in cui si sono gettate le prime basi per un accordo tra sinistri e grillozzi che ha preso forma la mostruosa creatura Pdigrilla. E tutto questo è stato congegnato per frenare Salvini, vale a dire allontanare lo spettro – per sinistra e M5S terrorizzati dal voto – del ritorno alle urne unico strumento di garanzia in uno Stato democratico. E così, come altre volte, purtroppo, la manovra per evitare le elezioni è riuscita. La volontà popolare è stata ancora calpestata. Si sono preferiti gli intrallazzi, gli inganni, i voltafaccia sottovalutando però un elemento fondamentale: questo inciucio costerà molto caro al Pd e al Movimento in termini di consenso.
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Sabato scorso  Conte è arrivato al summit del G7, ospitato nella cittadina francese, forte dell’appoggio stellato che lo vuole ancora premier e del puntuale plauso dell’Ue. Insomma, all’incontro si respirava una atmosfera serena, amichevole, avvolgente. Primo fra tutti a dimostrare tale entusiasmo lui, il padrone di casa, Emmanuel Macron, affiancato dall’altro capobastone della Comunità, la cancelliera Angela Merkel. Non è escluso che i due si siano detti: meno male che Salvini è sparito dalle circolazione. A  questo  possiamo dare affidamento, come Monti sarà al nostro servizio. E se così è stato gli diamo ragione: Conte sarà disposto a genuflettersi ogni qualvolta gli sarà chiesto.
Members of the European Parliament take part in a voting session at the European Parliament in Strasbourg, eastern France, on April 19, 2012. A controversial deal enabling the longterm transfer of EU air passenger data to US authorities as part of the global fight against terror was finally approved today in the European Parliament. The agreement, intended to replace a provisional accord from 2007, sets the legal conditions for the transfer of air passengers' personal data to the US Department of Homeland Security.  So-called Passenger Name Record (PNR) information is provided by travellers and collected by air carriers during reservation and check-in procedures.   AFP PHOTO/FREDERICK FLORIN (Photo credit should read FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images)
 
Ricordiamo che la strategia per isolare il Capitano ha mosso le prime pedine in occasione della elezione del dem David Sassoli – l’uomo dei porti aperti –  a presidente del Parlamento europeo, elezione che ha avuto naturalmente la benedizione di Francia e Germania. Naturalmente in questo caso è arrivato l’appoggio dei grillozzi ricompensati, anche grazie all’intervento del Pd, con la vicepresidenza ricoperta dal grillino Fabio Massimo Castaldo. Il classico do ut des. In sostanza a livello embrionale l’asse Pd-5Stelle è nato quindi in Europa con l’obiettivo di frenare le forze sovraniste in costante ascesa. Intesa, del resto, che è piaciuta in primis ai cattocomunisti sempre dalla parte dei poteri forti. E perchè no, una operazione incoraggiata anche dal democristiano presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dallo stesso Papa Francesco.

Ursula von der Leyen, Germany's minister for defence, and Secretary of Defense Jim Mattis speak to the press at the George C. Marshall European Center for Security Studies in Garmisch, Germany, June 28, 2017. (DOD photo by U.S. Air Force Staff Sgt. Jette Carr)

Che dire poi della presidente della commissione Ursula Von der Leyen eletta per una manciata di voti anche in questo caso grazie agli illuminati stellati. Una tedesca ultraeuropeista e immigrazionista convinta che le vite di quei poveri disgraziati sulle Ong debbano essere sì salvate. Ma in Italia, però. La Germania come la Francia hanno sempre voluto apparire come i primi della classe con la pretesa di fare la morale a noi italiani quando in realtà hanno sempre girato la testa fregandosene della questione migranti.
La teutonica è stata eletta per 9 voti e i 15 grillozzi, che si sono sempre spacciati come nemici dei grandi potentati, hanno incredibilmente votato compatti la signora, massima espressione delle gerarchie economico-finanziarie. E per avere in cambio cosa? La vicepresidenza di Castaldo? Pensiamo solo per un attimo che cosa sarebbe successo, vista la risicatissima maggioranza, se la tedesca non fosse passata per pochi voti. Una occasione decisamente persa esclusivamente per un tradimento grilluto. Dunque ora è chiaro: il governo innaturale del tradimento tra sinistrorsi e grillozzi è partito lontano da Roma. A conti fatti presidenza e vice (Sassoli e Castaldo) sono state assegnate a coloro che di fatto hanno perso le elezioni. Questa è la verità. E ciò che è accaduto a Bruxelles poco tempo si è verificato adesso qui, a casa nostra, dove ci ritroviamo il governo degli sconfitti. Il cerchio quindi si chiude. Turiamoci il naso, come diceva Montanelli, e prepariamoci al peggio.