L’ex direttore del Corsera:

Le  mie fonti sicure

E auspica di essere querelato

unnamedFerruccio De Bortoli  è persona seria  e competente, il suo passato professionale ne è prova inattaccabile.

Perciò non ha certo bisogno di pubblicità per lanciare la propria immagine magari attraverso stravaganti iniziative editoriali

Bene, a questo  va aggiunto che se l’ex direttore del Corsera ha scritto ciò che ha scritto significa che ha fonti sicure, blindate, come del resto lui stesso ha più volte affermato. In caso contrario uno come lui si sarebbe ben guardato dal mettere nero su bianco chiacchiere di piazza.

Certamente l’attacco al sottosegretario Maria Elena Boschi è pesante, di quelli che lasciano il segno e che potrebbe innescare una serie di conseguenze pericolose sia per i già fragili equilibri del Governo guidato da Paolo Gentiloni che per lo stesso “Renzipartito”.

Alla presentazione del suo libro “Poteri forti (o quasi)” al teatro Franco Parenti di Milano, in cui  si racconta di come l’allora  ministro avrebbe chiesto un intervento di Unicredit per salvare banca Etruria valutandone magari l’acquisizione, De Bortoli  ha tenuto chiarire  quanto sia comprensibile  e giusto  che i politici debbano occuparsi delle esigenze del territorio da cui provengono “tuttavia un conto è informarsi, un altro è fare ingerenze“. Questione diversa, ha poi aggiunto il giornalista, sarebbero le dichiarazioni rilasciate in Parlamento dall’ex ministro e attuale sottosegretario Boschi, che si era detta estranea ai fatti, e il presunto conflitto di interessi.

Ricostruzioni, quelle argomentate nel libro, per le quali Maria Elena Boschi promette di portare De Bortoli in sede giudiziaria. E questo era del resto prevedibile. Per contro la risposta di De Bortoli non si è fatta attendere: “Mi quereli pure. Non vedo l’ora. In ballo ho più di 160 processi e sono abituato a difendere ciò che scrivo“. La sfida è dunque aperta.

unnamed-1Riguardo poi al silenzio dell’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni stigmatizzato da parecchi giornali lo stesso De Bortoli non lo trova così strano. Anzi, in merito aggiunge che i banchieri sono tenuti alla riservatezza. Inoltre da parte di Unicredit è stato diffusa una nota con la quale l’istituto  ha smentito pressioni ma contestualmente ha confermato che un dossier è stato aperto e poi è stato chiuso. Insomma, “Ghizzoni si è comportato bene“, commenta De Bortoli.

Al di là di tutto lascia comunque meravigliati che nessuno intervenga per spiegare bene l’intera vicenda, come siano andate veramente le cose. E questo, inevitabilmente, non fa altro che produrre inquietudine, incertezza e rabbia nei confronti della casta che in questo modo non fa altro che aumentare la voragine che la separa dal Paese reale.

Da parte della banca è stato prodotto un breve comunicato e nulla più mentre il Governo preferisce, almeno per ora, mantenere una posizione defilata. Vedremo se nei prossimi giorni qualcuno deciderà di prendere posizione. La faccenda, magari, potrebbe interessare anche a qualche Procura. Perché no?