I buonisti immigrazionisti in festa: la bianca ricca e tedesca Carola Rackete è rimasta impunita ed è già libera. Dopo quasi 24 ore dall’interrogatorio – come era del resto prevedibile – il gip di Agrigento Alessandra Vella non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch 3 che la notte tra venerdì e sabato scorso, con una manovra demenziale e criminale, ha forzato il blocco della Guardia di Finanza e ha attraccato al porto di Lampedusa per far sbarcare i 43 migranti a bordo della Ong.
Il magistrato ha dunque escluso una serie di reati come resistenza e violenza a nave da guerra mentre per quanto riguarda il reato di resistenza a pubblico ufficiale per il gip è stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, cioè il salvare vite umane in mare. Insomma, alla fine della fiera per la spavalda ereditiera teutonica che ha speronato volutamente l’imbarcazione della Gdf rischiando di ammazzare i militari che vi erano a bordo e che le avevano intimato l’alt viene meno anche la misura degli arresti domiciliari. Altra presa in giro ai danni del nostro Paese che ricorda il caso dei dirigenti tedeschi della ThyssenKrupp rimasti pure loro impuniti dopo il disastro avvenuto nello stabilimento di Torino costato la vita a sette operai.
Dalla vicenda emerge comunque un fatto singolare e degno di nota: per il magistrato ignorare le leggi e investire una motovedetta delle Fiamme Gialle non è una ragione sufficiente per essere condannati. Bene, se così stanno le cose a questo punto chiunque potrebbe, in nome di un bene superiore appellandosi alla disobbedienza civile, sentirsi in diritto di violare le leggi dello Stato e magari, per esempio, non fermarsi a un posto di blocco delle forze dell’ordine perchè ci si sente nel giusto. Oppure non riconoscere una sentenza della magistratura perchè la si ritiene iniqua. Condizioni che a dire il vero piacciono parecchio alla sinistra, in particolare a quei parlamentari che sono saliti a bordo della Sea Watch a fianco della loro nuova eroina Carola.
Ora poco importa del decreto di espulsione, come ha annunciato lo stesso ministro Matteo Salvini, che sarebbe già pronto per la nuova icona dei sinistri nostrani. La 31enne fuorilegge se ne tornerà bellamente in Germania dopo aver buggerato il nostro Paese magari con una pernacchia. Questa è la verità. Ma secondo voi in Germania sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi?