Un tir si avventa sulla folla: 12 morti e 50 feriti. Tra i dispersi una italiana
C’è anche una giovane italiana dispersa a Berlino, dopo il terribile attentato consumatosi nel consueto mercatino di Natale in cui sono morte dodici persone. Dalle ultime informazioni raccolte si potrebbe trattare di Fabrizia Di Lorenzo, 31enne di Sulmona in provincia dell’Aquila, che da diverso tempo vive e lavora nella capitale tedesca.
Si sarebbe arrivato a questo perché il cellulare di Fabrizia è stato ritrovato proprio sul posto della strage e oltretutto ieri la ragazza non si è recata al lavoro. E questo ha fatto scattare di conseguenza l’allarme.
Dalla Farnesina si viene a sapere che si è in attesa dalle autorità tedesche di maggiori informazioni sull’identità delle vittime tuttavia non si esclude, purtroppo, l’ipotesi che Fabrizia sia tra queste.
Intanto Berlino è sotto choc. La strage di ieri sera al mercatino di Natale, che ha avuto la stessa dinamica di ciò che accadde a Nizza il 14 luglio scorso, apre una ferita tremenda non solo nel cuore della capitale tedesca ma in tutta la comunità europea sotto assedio dell’esaltazione islamica.
Dopo le 20 un tir di colore scuro con targa polacca si è portato a tutta velocità a fari spenti sulle tantissime persone che in quel momento affollavano la piazza. Una folle corsa assassina che oltre ad aver ucciso ha lasciato a terra una cinquantina di feriti, alcuni in condizioni gravi. Da una prima ricostruzione dei fatti l’uomo al volante del camion, dopo aver compiuto la spaventosa carneficina, ha tentato la fuga e solo grazie al coraggio di un testimone dell’attentato terroristico che ha rincorso a lungo l’assassino le forze dell’ordine sono finalmente riuscite a bloccarlo. Pare si tratti di un profugo di nazionalità pakistana di 23 anni e arrivato in Germania lo scorso anno. L’attacco di ieri sera, l’ultimo di una serie di attentati di matrice terroristica, ha dunque riportato un clima da incubo tra i tedeschi che appena pochissimi giorni fa hanno vissuto la paura dopo che un ragazzino di appena 12 anni aveva tentato di farsi esplodere con un ordigno rudimentale.
Dal canto suo il cancelliere Merkel ha confermato la matrice terroristica della strage aggiungendo che se nelle prossime ore fosse confermato che il killer è un rifugiato questo sarebbe ancora più grave e inaudito dopo l’impegno profuso da parte di tanti tedeschi che da anni aiutano i profughi soprattutto sul piano dell’integrazione.
E’ certo che con le elezioni politiche fissate per il prossimo mese di settembre questo triste avvenimento non farà altro che rendere più duri i toni di una campagna elettorale lunga e conflittuale. E la già tanto discussa politica migratoria decisa da Merkel sarà naturalmente nel mirino delle forze di opposizione.