Secondo i sondaggi sempre più elettori rivalutano i quattro anni di The Donald alla Casa Bianca. Iniziano a consolidarsi le opinioni sullo stato dell’economia
In controtendenza con gli ultimi sondaggi che danno Donald Trump in vantaggio su Joe Biden a livello nazionale, un sondaggio ABC News/Ipsos uscito questa domenica attribuisce invece al presidente in carica un +1 (46 a 45 per cento) sul rivale tra gli elettori registrati, mentre i due risultano appaiati al 42 per cento nella corsa a cinque, includendo anche gli altri tre candidati (Kennedy 12, West 2, Stein 1).
Economia e inflazione
Dove però la musica non cambia rispetto ai dati di altri istituti è sulla fiducia che gli intervistati esprimono per i due candidati nell’affrontare singoli problemi come economia e inflazione, importanti nella decisione di voto rispettivamente per l’88 e l’85 per cento degli americani. Il 46 per cento ha affermato di fidarsi di Trump per quanto riguarda l’economia, mentre solo il 32 per cento di Biden. Il 44 per cento ha affermato di fidarsi di Trump nella gestione dell’inflazione, contro un 30 per cento che ha risposto per Biden.
La conferma di una tendenza già emersa. Anche secondo un recente sondaggio Cnn i tassi di approvazione dell’operato del presidente Biden sono ai minimi su economia (34 per cento) e inflazione (29 per cento). L’economia sembra tornata ad essere la regina dei temi della campagna. Estremamente importante nella scelta di voto per il 65 per cento degli elettori registrati, rispetto al 40 per cento del 2020 e al 46 nel 2016.
Quando si tratta di giudicare lo stato dell’economia, gli americani non valutano solo Pil e occupazione, ma anche le loro tasche: con quanti sacchetti di spesa riescono a uscire dai supermercati, quanto costa la benzina e se possono permettersi un mutuo per acquistare casa.
Certo, mancano ancora molti mesi al voto, ma nemmeno troppi: in alcuni stati si inizia a votare già a settembre. Stiamo entrando nel periodo in cui, secondo gli esperti, le opinioni dell’elettorato sulle elezioni iniziano a consolidarsi, in particolare per quanto riguarda l’economia.
Nostalgia Trump
Ma il dato più interessante del sondaggio della Cnn si fonda su un giudizio più sedimentato degli intervistati: l’affermarsi di una sorta di “nostalgia Trump”. Oggi la maggior parte degli americani, guardandosi indietro, ritiene il mandato di Trump un successo e quello di Biden un fallimento. Un grosso problema per il presidente in carica, la cui strategia è trasformare l’elezione del 2024 in un referendum su Trump, presentato come e più del 2020 come una minaccia alla democrazia.
Una carta che diventa più difficile da giocare, però, se gli elettori cominciano a rimpiangere i primi quattro anni di The Donald alla Casa Bianca. Per il 55 per cento degli elettori infatti la presidenza Trump è stata un successo e solo per il 44 per cento un fallimento. Giudizio rovesciato sulla presidenza Biden, fallimento per il 61 per cento e successo solo per il 39 per cento. A metà gennaio 2021, poco dopo l’assalto al Campidoglio, gli americani ad esprimere un giudizio negativo sulla presidenza Trump erano il 55 per cento, 6 punti in meno.
I Repubblicani oggi risultano più compatti nel giudizio positivo sui quattro anni di Trump (92 per cento) di quanto lo siano i Democratici sul mandato di Biden (73 per cento). Tra gli indipendenti, il 51 per cento promuove Trump, mentre solo il 37 per cento Biden.
Da questi numeri si direbbe che il mandato di Biden sia stato talmente negativo da aver indotto molti elettori, sia Repubblicani che indipendenti, a rivalutare positivamente la presidenza Trump. La scorsa settimana, l’ex Attorney General William Barr, che nel 2020 si era rifiutato di avallare le accuse di brogli, e aveva sostenuto in passato che Trump dovrebbe restare lontano dallo Studio Ovale, ha detto alla Cnn che voterà per l’ex presidente, con grande sconcerto dell’intervistatrice, spiegando che Biden e i progressisti rappresentano una minaccia maggiore per la democrazia rispetto a Trump.
Raccolta fondi
Domenica scorsa l’ex presidente ha incontrato per diverse ore il governatore della Florida Ron DeSantis, con il quale il confronto alle primarie è stato piuttosto aspro, per parlare di raccolta fondi.
E a proposito di fondi, il 6 aprile scorso, in una singola cena ospitata a Palm Beach, Florida, dal miliardario John Paulson, Donald Trump ha raccolto ben 50,5 milioni di dollari, il doppio dei 26 milioni di dollari che la Campagna Biden ha dichiarato di aver incassato da un precedente incontro con il magico trio presidenziale Biden-Obama-Clinton al Radio City Music Hall di New York.
Federico Punzi – Atlantico