“Da alcuni mesi sostengo pubblicamente che il vero obbiettivo di questo governo e’ quello di arrivare quanto meno al famoso semestre bianco (inizierà il prossimo 3 agosto) per poter eleggere il nuovo Presidente della Repubblica con l’attuale Parlamento, in barba fra l’altro al risultato referendario, per poi eleggere personaggi come Prodi, Amato o altri personaggi del genere, purchè essi garantiscano la continuità con gli Scalfaro o i Napolitano”. Questo il secco commento del segretario nazionale di Rinascita Socialdemocratica Vittorino Navarra che accusa l’attuale esecutivo di inadeguatezza nella gestione del sistema Paese.
E affinchè questo andazzo si trascini – a danno degli italiani – per Navarra occorreva rinnovare lo stato di emergenza sanitaria “anche se la situazione del Covid 19 sia senz’altro migliore rispetto al febbraio scorso, nonostante il bombardamento terroristico a cui continuiamo ad essere sottoposti dai maggiori media consentendo così al governo di perseverare nell’attuare la dittatura democratica nel paese”.
Ma l’analisi severa di Navarra non risparmia neppure le forze di minoranza a suo parere incapaci di prendere una posizione decisa ed efficace in grado di contrastare il governo dei decreti. “Sino all’ultimo ho sperato che l’opposizione in Parlamento si opponesse alle nuove norme restrittive, norme fra l’altro elaborate dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che nel corso di questi mesi ha detto tutto e il contrario di tutto, quindi non affidabile. In alternativa mi aspettavo che l’opposizione chiedesse al governo di integrare con virologi ed esperti (come Bassetti, Zangrillo Tarro), il famoso Cts, affinchè certe decisioni non fossero di parte. Ma così non è stato”. Anzi, l’opposizione addirittura non ha partecipato al voto “lasciando campo libero al bisConte e a quei politicanti che la stessa da mesi contesta”.
Insomma, il gioco delle tre carte che sconcerta e preoccupa al punto che nasce il sospetto che ci sia “un tacito accordo parlamentare trasversale in cui l’esecutivo ha le mani libere, ossia fa ciò che vuole, l’opposizione alza la voce attraverso gli organi di informazione ma al momento opportuno si adegua. E se davvero le cose dovessero stare così sarebbe devastante per l’Italia”, conclude il segretario affermando che se il centrodestra vuole essere credibile ha una sola strada: quella dell’Aventino “cioè abbandoni il Parlamento”.