Dopo il sisma che ha devastato il centro Italia arrivano una serie di linee guida sul versante ambiente contenute nel decreto sul terremoto approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri. Stando a quello che ha detto il ministro Gianluca Galetti l’ambiente è uno dei perni della ricostruzione di Amatrice, Arquata, Accumoli e di tutte le aree colpite.
In sostanza il ministro ha evidenziato che le norme forniscono al commissario Errani, ai soggetti istituzionali coinvolti e alle comunità locali gli strumenti adeguati per gestire una situazione complessa in cui la cura dell’ambiente deve rappresentare una risposta di sistema alle difficoltà. Sempre il documento governativo prevede altri aspetti relativi alla ricostruzione come la gestione delle macerie: il decreto indica chiaramente che queste vengano classificate come rifiuti urbani limitatamente alle fasi di raccolta e trasporto da effettuarsi verso i centri di raccolta comunali e in depositi temporanei, individuati dalla Regione e autorizzati a ricevere materiali nei sei mesi dall’entrata in vigore del decreto.
Da non dimenticare che tra i rifiuti
non rientrano i resti di valore storico, architettonico e artistico nonché di valore simbolico come quelli appartenenti all’edilizia storica.
Questi reperti devono verranno selezionati e separati, con l’individuazione da parte dell’autorità del luogo di destinazione. Sempre il decreto di palazzo Chigi prevede inoltre che entro un anno il commissario dovrà predisporre un programma delle infrastrutture ambientali da ripristinare e realizzare, con particolare attenzione agli impianti di depurazione e di collettamento fognario. In questo caso sono previsti 3 milioni di euro con fondi dello stato di previsione del ministero dell’Ambiente.
Il dicastero è oltretutto componente della Conferenza permanente istituita per potenziare e accelerare la ricostruzione.
Non ultimo ai Parchi Gran Sasso e Monti della Laga, Monti Sibillini a disposizione con uomini e mezzi in tutte le fasi dell’emergenza, sono a disposizione fondi per gli interventi necessari.