L’aereo ucraino precipitato a Teheran poche ore dopo l’attacco alle basi Usa in Iraq è stato abbattuto per errore da un missile anti-aereo iraniano. Lo afferma il premier canadese Justin Trudeau citando fonti di intelligence dopo che in giornata si era fatto sempre più forte il sospetto che il disastro del Boeing 737-800 della Ukrainian International Airlines, costato la vita a 176 persone – tra cui 63 canadesi -, non fosse stato provocato da un problema tecnico ma da un impatto in volo.
Questo è quanto ritengono i funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti e dell’Iraq. Si tratta di un 007 del Pentagono, un altro dell’intelligence americana e una fonte nell’intelligence irachena, a detta dei quali i sistemi di difesa missilistica iraniana sarebbero entrati in funzione casualmente. Secondo questi funzionari i sistemi probabilmente erano attivi per via dell’attacco effettuato contro le basi militari degli USA in Iraq diverse ore prima.
Ma Teheran nega. Secondo il responsabile dell’aviazione civile e viceministro dei Trasporti Ali Abedzadeh, “diversi voli interni e internazionali volavano nello spazio aereo iraniano nello stesso momento alla stessa altitudine” e non hanno avuto problemi. “L’aereo, che all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto, ha virato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente”, sostengono gli esperti di Teheran. Tuttavia le ombre restano anche perché la Repubblica islamica continua a negare le scatole nere – che sempre a detta dell’aviazione civile iraniana sarebbero rimaste danneggiate – alla Boeing limitandosi a dire che se fosse necessario alle indagini si rivolgerebbe alla Francia o ad altri Paesi.
Un team di tecnici ucraini è giunto a Teheran per partecipare all’inchiesta con le autorità locali. Tra questi ci sono anche esperti che si erano occupati del volo della Malaysia Arlines MH17 abbattuto da un missile nei cieli ucraini nel 2014, provocando 298 morti. Secondo il segretario del Consiglio di difesa e di sicurezza di Kiev, Oleksiy Danilov, non è possibile escludere la collisione con un missile o un altro oggetto volante, ad esempio un drone. Ma non si mette ancora da parte l’ipotesi di un’esplosione a bordo a seguito di un atto di terrorismo.
“Scopriremo la verità svolgendo un’indagine dettagliata e indipendente”, ha promesso il presidente ucraino Volodimir Zelenski, definendo una priorità l’accertamento delle cause. Kiev ha invitato la Gran Bretagna a unirsi alle indagini, come già fatto dall’Iran con Canada e Svezia, due trai Paesi più colpiti dalla tragedia. In un colloquio tra i rispettivi ministri degli Esteri, il Canada ha invocato la massima trasparenza di fronte alle molte domande che dovranno trovare risposta.
L’aereo partito ieri mattina dall’aeroporto di Teheran alla volta di Kiev è precipitato pochi minuti dopo il decollo. Nell’incidente nessuno è riuscito a sopravvivere, in quanto prima di toccare il suolo, l’aeromobile aveva raggiunto l’altitudine di 2.400 metri. Le vittime sono cittadini di Canada, Iran, Germania, Ucraina, Gran Bretagna, Svezia e Afghanistan.