Il Consiglio dei Ministri ha deciso lo stato di emergenza per Venezia e ha stanziato i primi 20 milioni per far fronte alle necessità più urgenti. Lo si apprende da fonti di Governo.

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Il presidente Conte, presente a Venezia sul luogo dell’alluvione, ha reso noti i dettagli su come saranno distribuiti gli aiuti alla popolazione del capoluogo veneto. Il premier ha annunciato che presto arriveranno i primi aiuti per Venezia e per i veneziani dopo che la città è stata completamente allagata a causa dell’acqua alta.

“Il governo è solidale e presente, nessuno resterà da solo”, si legge sul profilo Twitter del premier. Conte ha poi pubblicato una foto su Twitter che lo ritrae con Walter Mutti, edicolante veneziano che proprio sui social aveva espresso la sua disperazione per aver perso l’edicola che gestisce, travolta dall’acqua alta. “L’edicola ha iniziato a traballare, poi a muoversi. Ho capito che stavo rischiando la vita, ho avuto paura di morire ma fortunatamente sono rimasto lucido e sono riuscito ad uscire. Ora sono senza lavoro, ma riaprirò” ha detto l’edicolante che aveva l’edicola alle Zattere ai Gesuati, nel sestriere di Dorsoduro, dove ora non c’è più nulla. “Il presidente mi ha ascoltato – ha aggiunto – e mi ha promesso che il governo non ci lascerà soli”.

Il premier dopo aver lasciato Venezia, diretto a Roma, per il Cdm ha scritto su facebook a proposito del piano per gli indennizzi: “Nella fase più immediata potremo erogare ai privati sino a 5.000 euro, mentre per le attività produttive sino a 20.000 euro”.

Conte ha poi spiegato che al CDM sarà poi adottato “il decreto che dichiara lo stato di emergenza per Venezia”.Il presidente ha voluto sottolineare che tale misura “consentirà di varare già la prima dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare le funzionalità dei servizi”.

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Completare il Mose – Il Mose è “un’opera discussa. C’è un dibattito politico e ci sono polemiche che si trascinano da anni. Ma siamo in dirittura finale. Siamo al 93 per cento di realizzazione”, dice il premier a Venezia a proposito del sistema di protezione della Serenissima. “Sono stati spesi tantissimi fondi, con tante polemiche alle spalle, e scandali. Ma se valutiamo l’interesse pubblico e tutti gli elementi in gioco, non c’è che da prendere la decisione di completare il percorso, che ormai è obbligato”. E poi: “Riuniremo il comitatone, non dobbiamo prendere in giro i cittadini dicendo che completeremo il Mose l’anno prossimo. Il Mose sarà verosimilmente completato nella primavera del 2021”. Conte ha poi aggiunto che sul commissario straordinario per il  Mose “la designazione già c’è, stiamo formalizzando, è  già pronta”. Poco dopo è stato ufficializzato che Elisabetta Spitz è stata nominata Supercommissario al Mose dall’esecutivo giallorosso.