Il dialogo non è un punto di approdo, ma un punto di partenza. Esso è uno strumento antico e semplice e quando non rimane sterile di soliloqui che si accavallano senza il riscontro dell’ascolto, aiuta gli uomini a migliorare se stessi attraverso gli altri, a comprenderne le ragioni, a dissolvere i pregiudizi. E’ la forma più semplice e diretta di comunicazione e di conoscenza.
In questo difficile momento di perdita di valori, di disaggregazione, di diseguaglianze e crisi politica si è propensi a volte di dare troppo peso alle verità assolute così da costruire muri nella mente che possono annullare la conciliabilità verso un dialogo illuminato della ragione la quale, se ben radicata, può dare a tutti gli uomini la possibilità d’incontro su ponti di luce per poter percorrere insieme un cammino rispettando le idee e le diversità.
Il popolo Italiano ha saputo nei secoli superare le prove più difficili versando il sangue di milioni di persone per l’Unità, per il ripristino della Libertà e Democrazia con la nascita della Repubblica. Un albero della libertà che ondeggia al vento non si spezza per il bene della Democrazia. Il popolo che ha capito ed opera per il fine fa dell’albero, dalle radici forti e dalle folte chiome un simbolo maestoso.
Oggi, nel momento della seconda mondializzazione, dobbiamo ugualmente definire e arricchire la vita della democrazia applicando un nuovo contratto sociale. Questa dimensione è quella di una democrazia che si definisce a partire da ciò che stava al cuore delle rivoluzioni Americana e Francese del XVIII secolo: la ricerca di una società più uguale.
Oggi trionfa un sentimento di speranza con parole come giustizia e uguaglianza. Per questo non dimentichiamo Abramo Lincoln che accingendosi alla grande riforma disse: “Io mi sono domandato spesso (discorso di Filadelfia) rileggendo la nostra Costituzione, come mai essa sia ad un tempo la più antica e la più giovane delle Costituzioni”. E gli fu risposto: “Perché i suoi immortali autori iscrissero i principi della giustizia e della libertà nazionale preparando così non soltanto le sorti del Paese ma quelle del mondo tutto. Essi annunziarono che tempo verrà nel quale il peso che grava gli oneri di ciascun uomo sarà alleggerito”. Io non vedrò i giorni augurati – aggiunse Lincoln – ma custodisco la fede in questi principi e piuttosto che rinnegarli mi farò assassinare “. E così avvenne .
Aldo Cisi – Presidente Movimento Politico Italia