“Apprendiamo con sollievo che le notizie diffuse ieri da Lele Mora, ospite della trasmissione ‘Stasera Italia’ di Barbara Palombelli in onda su Rete4, circa l’avvenuta acquisizione della testata l’Unita’ da imprenditori ‘non italiani e non europei’ suoi amici, sono completamente destituite di fondamento, come ha ribadito la societa’ editrice Piesse con un comunicato dove annuncia querela nei confronti di Mora qualora continuasse a diffondere notizie non vere”.
E’ il Cdr de l’Unita’ a sottolinearlo. “Adesso – prosegue una nota – ci si aspetta una smentita anche nel corso della stessa trasmissione televisiva che ieri salutava con favore la presunta novita’ nel panorama editoriale, la possibile direzione de l’Unita’ allo stesso Lele Mora e la creazione di una redazione di ‘giovani giornalisti'”. Il Cdr de l’Unita’ ricorda che “attualmente ci sono 26 giornalisti e 6 poligrafici in cassa integrazione, una redazione che e’ ancora alle dipendenze della societa’ editrice di cui dovra’ tener conto chiunque sia interessato alla storica testata fondata da Antonio Gramsci, calpestata – si rileva – da scelte politiche editoriali e manageriali che l’hanno portata tre volte alla chiusura negli ultimi 19 anni, e uscita dalle edicole nel giugno 2017”.
“In queste settimane e’ in corso una delicata e difficile trattativa tra Fnsi, Stampa romana, Cdr e azienda per tentare di riportare il quotidiano in edicola salvaguardando i livelli occupazionali e le professionalita’. Al tavolo sindacale siede l’azienda Piesse il cui amministratore delegato e’ Guido Stefanelli. Non ci risulta un assetto societario diverso da questo e in ogni caso il Cdr e la redazione – si precisa ancora – si opporranno fermamente ad ogni tentativo, e ogni riferimento a Lele Mora e soci non e’ casuale, di svendere una storia e un patrimonio, come l’archivio storico de l’Unita’, che non e’ soltanto di chi detiene il pacchetto azionario”. (AGI)