Dopo il successo alle politiche il 4 marzo scorso la Lega registra un nuovo exploit alle comunali  di domenica che si sono svolte  in 760 comuni  tra i quali 20 capoluoghi e che hanno chiamato alle urne  oltre 6 milioni e mezzo di cittadini. Matteo Salvini ha così riconfermato – se ce ne fosse stato ancora bisogno – di essere il leader di ciò che è rimasto del centrodestra, coalizione uscita sì vittoriosa da questa ultima tornata ma solo grazie al traino della Lega. Male invece  i 5 Stelle in affanno ovunque,  in particolare nelle amministrazioni che fanno parte della cintura di Roma nelle quali i grillini rimangono tagliati fuori dai ballottaggi in due Comuni. Mentre il Pd non è morto e rispetto al disastro delle politiche regge inaspettatamente l’urto:  tiene Brescia ma rischia in una delle sue roccaforti storiche come Siena.
Il centrodestra con la locomotiva targata Carroccio conquista al primo colpo Catania, Vicenza, Treviso e Barletta. Mentre nei ballottaggi  è avanti a Sondrio, Viterbo, Terni, Brindisi, e Siracusa. Come detto il centrosinistra rimane al comando a Brescia e vince a Trapani. In fase di ballottaggio è in vantaggio ad Ancona e Avellino ma corre grossi rischi a Siena da sempre feudo rosso. Non solo. Altro risultato clamoroso è quello di Pisa, altra città storicamente sinistrorsa, dove se la giocheranno fra due settimane centrodestra e centrosinistra usciti da questa prima fase con un incredibile testa a testa. In difficoltà invece il Movimento Cinque Stelle che ha segnato una brusca frenata a largo raggio su tutto territorio nazionale. I  pentastellati si consolano andando al ballottaggio in soli tre capoluoghi. La percentuale degli elettori che si sono recati alle urne è stata del 61,19%, in calo rispetto alle precedenti elezioni comunali quando era stata del 67%.

L’impressione complessiva di questa tornata elettorale è che il centrodestra a guida leghista continua la sua avanzata a colpi di consenso non solo al Nord, ma in tutto il Paese. Si salva in extremis il Pd che tiene  rispetto alla debacle delle politiche, anche se perde alcune città importanti come Catania e Terni, perdita comunque ricompensata dalla conquista di Brescia.

In salita i Cinque Stelle che mostrano purtroppo ancora una volta la grave debolezza a livello locale. Ma non è neppure da escludere che a penalizzare i pentastellati sia stata oltretutto la nascita del tandem di  governo con la Lega di Salvini. Evidentemente l’elettorato che aveva premiato  Luigi Di Maio tre mesi fa, simpatizzanti in gran parte di sinistra, ha lanciato un segnale chiaro considerando mortale l’abbraccio gialloverde.