MANTOVA – Quando l’assistenza ai minori diventa eccellenza. L’esempio di questo dinamismo sociale è il Villaggio Sos dei bambini ubicato alle porte della città, in Strada Bosco Virgiliano, che nei giorni scorsi ha inaugurato “Casa Rocchevine”, una nuova palazzina totalmente ristrutturata, che ospita per il momento cinque bimbi (i posti a disposizione sono comunque dieci) che hanno una età compresa tra i 4 e gli 8 anni – precedentemente il plesso aveva accolto per un paio di anni una ventina di ragazzi inseriti nel progetto di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Si tratta di piccoli che purtroppo provengono da condizioni famigliari difficili in cui l’inevitabile disagio non lascia spazio ai normali punti di riferimento necessari allo sviluppo intellettivo e comportamentale dei minori.
Aspetti che vengono evidenziati dalle educatrici Martina e Anna che vivono stabilmente con i piccoli per aiutarli a crescere nel rispetto delle regole più elementari cercando contestualmente di favorirne la socializzazione e soprattutto renderli indipendenti e responsabili. Insomma, questi bambini hanno trovato al villaggio una famiglia in grado di suggerire loro un percorso di vita costituito da quei valori che li aiuteranno a guardare e affrontare il futuro con maggiore forza e serenità. Un ambiente , una comunità che attraverso il rapporto stretto tra operatori e giovanissimi ospiti sa promuovere un contesto famigliare caratterizzato da relazioni affettive stabili.
Puliti, ordinati ed efficienti i locali della palazzina che come una normale abitazione famigliare riserva una parte diurna arricchita da spazi adibiti allo studio e alle attività ludiche, e la zona notte. Senza poi dimenticare l’area esterna immersa nel verde che circonda il villaggio, composto da tre edifici, dove i bimbi possono giocare.
Una nuova scommessa che “rilanciamo con l’obiettivo di aiutare i bambini sprovvisti di un adeguato sostegno famigliare e che dunque vivono in una realtà di emergenza che richiede immediato aiuto e protezione”, afferma il direttore Jonny Sommi aggiungendo che il villaggio si occupa di problematiche legate all’adolescenza fin dal 1996.
Nel corso di questi anni infatti tra i tanti servizi quotidianamente operativi non può essere dimenticato il centro diurno “Il sole” , diretto dall’educatore Romeo, che come dopo-scuola aiuta e segue in tutti i suoi risvolti la crescita di cinque ragazzi dai 10 ai 18 anni.
Negli ultimi tempi si è dato un maggiore impulso allo sviluppo delle competenze degli operatori e questo si è rivelato strategico sul fronte dei risultati, spiega il presidente del cda Dante Valerio Ghisi ricordando che il villaggio virgiliano fa parte di una organizzazione nazionale, ve ne sono altri sei spersi in varie Regioni, e internazionale: “Da oltre sessant’anni siamo presenti in moltissimi Paesi. Abbiamo quindi una esperienza consolidata riguardo il mondo dell’infanzia e per questo non perdiamo mai di vista le necessità, le urgenze che arrivano dal territorio a cui riserviamo sempre una attenzione particolare”, argomenta il dottor Ghisi soddisfatto del nuovo servizio.