Oggi alla Camera voto finale.
Salta l’intesa tra Pd e Forza Italia
La legittima difesa per la sinistra non esiste e ogni volta che se ne parla i compagni rimarcano che nel caso specifico di legittimo non c’è proprio nulla. Anzi, già affrontare il discorso si rischia di passare per assassini con la licenza di uccidere, nonostante la questione sicurezza sia al centro del dibattito politico perché estremamente avvertita dalla gente. Per questo ci si attende che il testo finale, oggi al vaglio dell’aula per il voto finale, risponda finalmente alle necessità espmresse dagli italiani.
Il tema ha avuto un iter parlamentare lungo, volutamente lungo dove le perdite di tempo in inutili chiacchiere si sono sprecate, come del resto le accuse reciproche mentre il solito allarme del rischio far west lanciato da una certa sinistra è sempre stato all’ordine del giorno. E questo a dimostrazione ancora una volta della distanza del palazzo con le reali esigenze quotidiane manifestate dai cittadini.
Ma veniamo all’articolato di legge al vaglio in queste ore a Montecitorio. Si stabilisce che diventa giusta la reazione di fronte ad una aggressione o nel caso avvenga una introduzione violenta nelle proprietà, casa, giardino o attività commerciale commessa durante la notte. Tuttavia deve essere considerata la diretta proporzione tra difesa, offesa e reale pericolo. Già in questi primi passaggio si sono registrati dissapori tra maggioranza, naturalmente favorevole al testo, e il centrodestra che ha anticipato il voto contrario, almeno per ora.
Altra novità prevista dalla nuova legge è quella in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa: tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.