Sulle ormai quotidiane operazioni di salvataggio di migranti stipati su indecenti imbarcazioni la Procura di Catania è in prima linea da anni e nel tempo avrebbe maturato alcune ipotesi in merito alla regolarità sull’operato svolto solo da alcune dalle Organizzazioni non governative (Ong). Ipotesi di lavoro senza riscontri precisi, dicono dalla Procura, e dunque è azzardato parlare di prove, almeno per il momento. Tantomeno si può parlare di presunti finanziamenti. Queste, in sostanza, le dichiarazioni del procuratore Carmelo Zuccaro che evidenzia di aver denunciato un possibile fenomeno e non singole persone. Per questo gli uffici catanesi avrebbero intenzione di spingere sull’acceleratore perché, sostengono, sarebbe davvero dannoso perdere tempo su una vicenda di tale portata. .
Certo è che le dichiarazioni di giovedì rilasciate dal procuratore avevano innescato una serie di polemiche al vetriolo.
Forse parole male interpretate ma che tuttavia hanno lanciato ombre sulle Ong in merito a possibili contatti con i trafficanti di esseri umani abbandonati in pieno mare su imbarcazioni di fortuna. Senza nulla togliere a queste organizzazioni che salvano la vita di migliaia di disperati in cerca di un destino migliore proprio questi cosiddetti “viaggi della speranza” sono all’attenzione della Procura siciliana che evidentemente vuole vederci chiaro. Il fatto è che il dottor Zuccaro non sta assolutamente facendo di un un’erba un fascio, ossia sotto la lente di ingrandimento potrebbero finire solo alcune Ong che sulla scorta di informazioni, ora possesso della Procura, potrebbero essere finanziate dagli stessi scafisti- trafficanti. Addirittura Zuccaro si spinge oltre sostenendo che alcune di queste organizzazioni potrebbero avere come obbiettivo quello di destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi.
Si tratta di ipotesi, ovviamente, ma all’orizzonte si profilano scenari che potrebbero rivelarsi inquietanti.
Pare che vi siano stati contatti tra organizzazioni umanitarie e trafficanti e a supporto di questo vi sarebbero alcune intercettazioni ma che non possono essere utilizzate come elemento di prova suffragata da fatti certi. Resta comunque il fatto che i dubbi ci sono e la volontà di approfondire le indagini da parte della Procura è evidente quanto necessaria.
Al di là di tutto l’uscita del dottor Zuccaro ha inevitabilmente provocato sull’opinione pubblica un forte impatto.
Il ministro dell’interno Marco Minniti pur prendendo atto degli elementi finora acquisiti dal Pm ha ribadito che vanno comunque evitate le generalizzazioni mentre il collega di Governo, il Guardasigilli Andrea Orlando auspica che la procura di Catania parli attraverso le indagini e gli atti.