Tre morti e una trentina di feriti.
Freddato il terrorista solitario già noto agli 007
Il terrorismo torna a far tremare l’Europa. Francia, Belgio, Germania e ora Londra. Viene da chiedersi, e la domanda è legittima, come mai i servizi di intelligence, pur conoscendo da tempo gli autori delle stragi, non abbiano potuto prevenire e dunque organizzarsi per impedire un attacco come quello di mercoledì quando intorno alle 14.30 un uomo a bordo di un Suv ha letteralmente falciato decine di persone lungo il ponte di Westminster che porta direttamente al palazzo del Parlamento provocando la morte di tre persone e ferendone una trentina, tra queste una donna di Roma e una bolognese che vive da qualche anno a Londra.
Ancora una volta una azione eseguita da una sola persona alla guida di un veicolo, come successe a Nizza e Berlino. Atti terroristici a firma dell’Isis che potremmo definire azioni “fai da te”, ovvero che qualsiasi folle invasato da distorte interpretazioni religiose può compiere, purtroppo. Da strutture più articolate e militarmente organizzate si passa quindi alle cellule solitarie costituite soprattutto da giovani europei radicalizzati dall’Islam. Lupi solitari dormienti, così vengono chiamati, pronti a colpire in ogni momento, migliaia di potenziali sanguinari che conducono vite apparentemente normali e che, appunto per questo, hanno maggiore facilità a sfuggire ad eventuali controlli.
Tuttavia, dopo la tragedia, si viene puntualmente a sapere, come in quest’ultimo caso, che il feroce assassino era nella lista dei sospettati già da qualche anno perché i suoi legami con l’estremismo violento erano risaputi. Eppure questo folle era libero di circolare come se nulla fosse e, cosa ancora più grave, ha avuto la possibilità di noleggiare un’auto e lanciarsi sulla folla. Ma non è tutto. Sembra che sul web siano apparse importanti informazioni che davano importanti indicazioni in merito all’obiettivo da colpire. Vero? Falso? Fatto sta che tali segnali pare siano stati ignorati o sttovalutati, visto le drammatiche conseguenze.
Intanto con il passare delle ore arrivano nuovi aggiornamenti. L’ attentatore era nato in Inghilterra ed era conosciuto dagli 007 britannici, come ha detto lo stesso premier Theresa May alla Camera dei Comuni che non ha escluso il pericolo di ulteriori attacchi. Mentre poco più tardi è arrivata la rivendicazione del Califfato, attraverso l’agenzia Amaq che di fatto è l’organo di propaganda del gruppo jihadista.
Khalid Masood, questo il nome del terrorista 52enne nato nel Kent e che viveva nel West Midlands. Masood aveva alle spalle un buon numero di precedenti penali quali aggressioni, possesso di armi e altri reati contro l’ordine pubblico. Al momento dell’azione il fanatico assassino indossava un vestito nero, era armato di due coltelli e aveva la barba folta e la testa rasata. Con il Suv noleggiato arriva fino davanti ai cancelli del Palazzo del Parlamento che tenta inutilmente di sfondare con l’auto che alla fine si blocca. Allora decide di scendere dal mezzo e con un grosso coltello ferisce a morte un agente che aveva provato a bloccarlo. Un altro agente intanto si allontana per chiedere aiuto mentre il terrorista si dirige verso l’ingresso del Parlamento ma viene ucciso da un agente in borghese.
Sul ponte di Westminster una scena apocalittica dove rimangono a terra decime di persone tra sangue e grida. Addirittura una donna, per sfuggire alla folle corsa omicida dell’auto, si è buttata nel Tamigi. Recuperata subito dopo dai soccorritori è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni.
Nel frattempo i lavori che si stavano svolgendo alla Camera dei Comuni sono stati interrotti e parecchie persone sono state costrette ad abbandonare la sede per motivi di sicurezza mentre tra le misure adottate vi è stata inoltre la chiusura della stazione metro. Naturalmente è scattato lo stato di allerta a livello internazionale come a Roma, New York e Parigi. In contemporanea corpi speciali hanno condotto la premier Theresa May in un luogo sicuro.
A quanto sta emergendo dalle indagini condotte da Scotland Yard la scorsa notte gli agenti hanno effettuato otto arresti nel corso di un blitz a Birrmingham, la città nella quale risulterebbe immatricolata l’auto noleggiata dal terrorista.
Sono oltre 3 mila le persone che manifestano simpatie per l’estremismo islamico inserite nell’elenco dell’intelligence inglese ma seppur l’organico di personale e mezzi sia stato nel tempo incrementato è ancora difficile un controllo maggiormente incisivo su tutti questi schedati.