Le minacce ai cronisti

stanno raggiungendo vette insopportabili

 

unnamed-1«Chiediamo al Presidente della Repubblica un incontro formale, con i quattro giornalisti che lui ha nominato cavalieri, perché la situazione relativa all’attacco alla stampa è oramai insostenibili e lui ha sempre mostrato grande sensibilità a questi temi. Gli attacchi che nascono da un pensiero secondo il quale si vuole fare a meno di qualsiasi forma di mediazione, un pensiero che vede nel presidente degli Stati Uniti un alfiere. Le minacce ai cronisti stanno raggiungendo vette insopportabili, per questo il Presidente Mattarella ha voluto conferire l’onorificenza di cavalieri a Michele Albanese, Paolo Borrometi, Federica Angeli ed Amalia De Simone. Noi, con loro vogliamo portare una lettera appello alla più alta carica della Repubblica. Si vuole stritolare il diritto di cronaca in questo Paese. Non mi piacevano gli editti di Berlusconi, non mi piacevano le battute di Renzi, non mi piacciono le liste di proscrizione di Grillo. Tu puoi criticare un giornalista ma non delegittimarlo o fare un blog contro. La politica deve comprendere che le proprie contraddizioni interne non si possono scaricare sui giornalisti. Ci sono i tribunali e le denunce per diffamazione. Ancora i cronisti possono essere colpiti da richieste milionarie, è uno scandalo che non ci sia una legge che lo vieti. Chiediamo al Presidente Mattarella che ci sia un messaggio alle Camere per la libertà di informazione come solo una volta nella storia fece il Presidente Ciampi. E siccome non è una richiesta contro qualcuno, la stessa richiesta è fatta al ministro Orlando per aprire il tavolo promesso sulle querele temerarie». Così dicono il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso ed il presidente, Beppe Giulietti,

Per il presidente della Casagit, Daniele Cerrato, «si deve creare un fondo per tutti i colleghi che vivono queste realtà un fondo per le spese legali».

Ed ancora Vittorio Di Trapani, segretario del sindacato dei giornalisti Rai «chi intende minacciare non ci riuscirà. In questo momento abbiamo la fortuna di avere un Presidente della Repubblica sensibile a questi temi, pero’ dobbiamo allontanare le mele marce ad iniziare da chi usa linguaggi anche in prima pagina inaccettabili. Questa è la prima reazione che dobbiamo avere. Quello che chiedo è un impegno per seguire i colleghi e colleghe minacciate, ma dobbiamo fare di più raccontiamo le loro inchieste, approfondiamole e l’unico modo e’ facciamo il nucleo investigativo. Ecco, mi auguro che questo possa essere l’anno in cui il servizio pubblico annuncia la nascita del nucleo giornalistico investigativo».